Sessantacinque anni fa, l’8 agosto 1956, nella miniera di carbone Bois du Cazier a Marcinelle, in Belgio, accadde il tragico incidente in cui persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani, di cui oggi vogliamo onorare la memoria. Tra di essi c’erano anche i veneti Giuseppe Corso da Montorio Veronese, Dino Dalla Vecchia da Sedico, Giuseppe Polese da Cimadolmo, Mario Piccin da Codognè e Guerrino Casanova da Montebelluna. Erano lavoratori seri e determinati, capaci di affrontare enormi fatiche e difficoltà pur di permettere alle proprie famiglie di vivere nel modo più dignitoso possibile, che hanno contribuito a migliorare il paese in cui lavoravano. Questi uomini hanno reso onore al Veneto e all’Italia intera, prestando servizio all’estero per garantire la prosecuzione dell’accordo tra i due stati che prevedeva l’invio di manodopera italiana in cambio di ingenti quantitativi di carbone belga. Marcinelle, diventata nove anni fa sito UNESCO, è oggi un simbolo che ci aiuta a ricordare la storia dell’emigrazione che i nostri predecessori hanno vissuto e che ci rammenta l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, affinché nessuno debba più rischiare la vita per provvedere ai propri cari.