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CENTO-CRISI POLITICA: il PD “Nulla è stato deciso, si attende il pronunciamento della Prefettura”

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Mag 13, 2021

Condanna delle offese al consigliere Contri ma anche censura per un gesto gravemente irresponsabile e tardivo:  le dimissioni di un Consigliere sono comunque irrevocabili, chiara la sua volontà di dimettersi, una volontà ribadita anche ai giornali del giorno dopo

La fase che sta attraversando la nostra città è particolarmente delicata.

Viviamo un momento molto difficile, frutto degli errori di Fabrizio Toselli e di un suo atteggiamento irresponsabile nei confronti di Cento e delle sue istituzioni. Per mesi il sindaco, oggi sfiduciato, ha fatto finta di non avere perso la maggioranza e ha rifiutato qualunque appello a istituzionalizzare la crisi e affrontare in modo trasparente un percorso che potesse condurre alla fine del mandato. Ha preferito, invece, condurre alcune trattative riservate e “misteriose” con un paio di Consiglieri di minoranza.

I centesi faticano a capire cosa sta capitando in queste ore: non comprendono perché un consigliere comunale, Diego Contri, venerdì alle 13 ha firmato con convinzione davanti al notaio, non certo al bar, le proprie dimissioni, perché il sabato ha commentato con orgoglio sui giornali la propria scelta e lunedì ha fatto marcia indietro dicendo di non essersi sostanzialmente mai dimesso.

Tutti hanno compreso bene che in quel fine settimana è successo qualcosa. Qualcosa su cui buon senso e rispetto per la città vorrebbe si facesse pienamente luce.

Intanto, sullo sfondo (ma nemmeno troppo) c’è la politica ferrarese di centrodestra che continua a manovrare l’istituzione centesi come una marionetta attaccata al filo.

Non è un mistero, infatti, il ruolo di Alan Fabbri e del senatore Alberto Balboni nel ripensamento, chiamiamolo così, di Contri.

Ferma condanna, dunque, per qualunque minaccia rivolta al consigliere Contri.

Ma è molto comprensibile, però, la rabbia dei centesi per una atteggiamento di assoluta irresponsabilità nei confronti del reale interesse della nostra Comunità.

Ricordo a tutti che Cento è l’unico Comune della regione e tra i pochissimi in Italia a non aver ancora approvato né consuntivo né bilancio previsionale e che da mesi tutto è bloccato.

Chi per anni si è riempito la bocca di critiche sull’operato di Toselli oggi ha voltato bandiera senza motivazioni comprensibili.

SULLA SITUAZIONE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO, infine, è necessario fare chiarezza: al momento il sindaco è in carica solamente per la gestione degli affari correnti. Mentre non sono in carica gli assessori e le altre istituzioni, Commissioni e consiglio comunale sono sospese.

L’unico soggetto legittimato dalla legge a dirimere questa questione è infatti il Ministero dell’Interno per il tramite della Prefettura. Prefettura che al momento non si è ancora pronunciata ma che dovrà inevitabilmente farlo e in tempi brevi.

Sul tavolo c’è un atto di dimissioni collegiali che rispetta perfettamente i presupposti dell’articolo 141 del testo unico degli enti locali. E fuori discussione è la volontà dei 13 firmatari, volontà ribadita anche il giorno seguente con dichiarazioni stampa. Il TUEL è chiaro anche nell’affermare che le dimissioni collegiali non sono revocabili.

La nota del Segretario generale del comune, sbandierata in queste ore dagli ambienti vicini a Toselli come risolutiva, in realtà si limita a fotografare la situazione chiarendo che al momento, in assenza di un pronunciamento prefettizio, la situazione è ancora sospesa.

Quello a firma del Segretario non è un atto amministrativo ma una mera comunicazione che fotografa la situazione nelle more del pronunciamento dell’organo competente, responsabile sul procedimento, la Prefettura e/o il Ministero.

Piero Lodi

Capogruppo

Gruppo consiliare

Partito Democratico

Cento

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