Il sig sindaco di Cento non ha più la maggioranza, ovvero, come anche si usa dire, non ha più i numeri per governare. Per lui tale fatto pare abbia scarso significato. Rimane infatti disinvoltamente al suo posto, legato alla poltrona che gli permette ogni giorno, in qualche forma, di apparire sulla stampa locale per presentare iniziative, proposte e progetti che finora però hanno deluso gran parte degli elettori centesi e probabilmente pure qualche affezionato e generoso sponsor. In questa sua condotta, dalla quale ha escluso ogni dignità e decoro politico, viene aiutato dalla pandemia che inaspettatamente ha prolungato di qualche mese il suo mandato che altrimenti per legge terminerebbe nel maggio 2021. Il Covid, crudele con molti, si mostra caritatevole con la vita politica di Fabrizio Toselli. Non presentare al voto, per puri interessi privati, di convenienza sua e dei suoi compari, e con buffe e puerili motivazioni l’approvazione del rendiconto, ossia del bilancio consuntivo 2020, è fatto assai grave che mostra ancora una volta la nota incapacità amministrativa sua e della giunta ma ancora di più la loro totale mancanza di etica verso la comunità centese. I partiti del centrodestra “ferrarese”, palesemente inclini a sostenere il suo secondo mandato stanno valutando cosa sia piu’ conveniente fare. A loro, è noto, importa solo il potere e le poltrone per gli amici degli amici. L’interesse per la città ed i suoi abitanti è faccenda del tutto trascurabile e secondaria. In aggiunta, chi fino a ieri in consiglio si era dimostrato irresponsabile e “distratto”, ora invoca, con grossolana ipocrisia e ridicola retorica, il senso di “responsabilità “per impedire la mozione di sfiducia che interrompendo l’ignobile farsa e le ultime misere trattative dei saldi e del mercatino, manderebbe tutti a casa. Ma forse anche per questo si attendono ordini da Ferrara…. F.Tuzet.