Intervengo come capista della Partecipanza Agraria di Cento in merito alla ormai imbarazzante querelle dei pagamenti (che iniziano questo primo marzo) e della divisione ventennale dei capi.
Tralasciamo il grave ritardo col quale si chiude una vicenda che sarebbe dovuta chiudersi nel settembre 2019, a dimostrazione di una atavica incapacità organizzativa degli amministratori, capaci solo di litigare tra loro e non certo di gestire un Ente così prestigioso e importante.
Detto ciò, nel totale caos in cui versa la situazione, mi permetto di sottolineare una cosa che ritengo basilare ma che non ho visto sollevare da alcuno.
Il problema non è la rateizzazione quinquennale dei 4000 euro, perché è comprensibile che, a differenza di 22 anni fa, non ci siano le condizioni per pagare subito l’intera cifra, sia da parte della Partecipanza che degli agricoltori affittuari dei capi.
Il punto che ritengo assolutamente grave è che al momento della scelta se prendere il capo o lasciarlo e riscuotere il pagamento per esso, noi capisti abbiamo dovuto firmare senza sapere ciò che poi hanno deciso di fare.
Al momento della firma, infatti, ci è stata presentata la scelta solo a titolo statistico, perché c’era da parte degli amministratori la necessità di sapere quanti volevano il capo e quanti avrebbero scelto il pagamento. Poi, dopo, ci sarebbe stata la possibilità di definire il tutto. Invece, questo, non è accaduto.
Se avessi saputo che avrebbero pagato 4000 euro a rate di 1000 euro ogni 5 anni, avrei fatto come 22 anni fa, ossia, vista l’ancora “giovane” età, avrei preso il capo e fatto un contratto di affitto con un agricoltore. Nei 20 anni passati ho incassato esattamente il doppio della cifra con la quale furono pagati subito i capi. Allora ci fu la scelta di ricevere subito 5 milioni di vecchie lire o di incassarne 10 milioni di lire in 20anni. E io scelsi la seconda opzione.
Questa volta, invece, il caos amministrativo ha portato a danneggiare di fatto i capisti, vittime di poca trasparenza e di gravi ritardi.
Pur essendo stato contattato per farlo, ho scelto di non partecipare ad alcuna azione legale contro la Partecipanza, ma spero che questa vicenda faccia riflettere i capisti e ricordarsi, alle prossime elezioni, di non riconfermare NESSUNO degli attuali amministratori.
Marco Gallerani
Capista della Partecipanza Agraria di Cento