La situazione più importante che si è sviluppata nel nostro territorio negli ultimi giorni riguarda una Casa di Riposo di Mirabello. Una piccola struttura con 22 ospiti gestita dalla Fondazione Filippo Mantovani. Mercoledì 18 novembre uno dei MMG della casa di risposo segnalava l’invio in ospedale di un’ospite, con un quadro sospetto per COVID, facendo immediatamente scattare i provvedimenti di quarantena e gli interventi di valutazione. Giovedì mattina alcuni ospiti sintomatici sono stati visitati dai medici delle USCA che hanno effettuato anche i primi tamponi. Venerdì il Dipartimento di Sanità Pubblica ha completato i prelievi necessari alla mappatura completa della struttura (ospiti ed operatori asintomatici). Su richiesta dell’AUSL il gestore si è impegnato a rafforzare il presidio infermieristico che, nelle case di riposo, in condizioni “ordinarie”, è previsto solo ad accessi programmati. Purtroppo nella notte tra giovedì e venerdì e nel pomeriggio di ieri le condizioni di alcuni ospiti, anche se non critiche, ne hanno richiesto l’ospedalizzazione presso l’ospedale di Cona e di Cento. L’attività di monitoraggio del personale infermieristico della struttura è stata affiancata dal prezioso intervento dell’equipaggio del 118, coordinato dal responsabile del servizio in stretta collaborazione con il dirigente del PS di Cento.
Ciò ha consentito di confermare lo stato di equilibrio degli ospiti rimasti in struttura e di organizzare in modo razionale i trasferimenti in ospedale. Va segnalato che due persone residenti in casa di risposo hanno potuto rientrare a Mirabello, dopo essere state sottoposte ad attenta valutazione clinica presso il PS di Cento. Dopo il ricovero degli ospiti più complessi, nella notte scorsa e fino alla mattinata di oggi, la situazione è apparsa più tranquilla, ma continua il monitoraggio attivo di tutti gli ospiti anche se asintomatici. Si attendono gli esiti dei tamponi diagnostici eseguiti nel primo pomeriggio di ieri per riorganizzare gli spazi e l’assistenza nel modo più razionale ed opportuno.
Per quanto riguarda le restanti situazioni di allarme nell’area socio-sanitaria, va segnalata una criticità a carico di alcuni operatori e famiglie seguite dal Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) del territorio Copparese. Anche in questo caso sono stati prontamente attivati i provvedimenti di tracciamento (a carico del Dipartimento di Salute Pubblica) e di sorveglianza e monitoraggio, grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale del territorio. I referenti dei servizi sociali (ASSP dell’unione Terre e Fiumi) hanno provveduto alla riorganizzazione dell’assistenza domiciliare, garantendo i servizi secondo le priorità del bisogno individuale, valutando la complessità dei diversi casi in carico.
Come di prassi tutti gli operatori afferenti al SAD sono stati sottoposti a tampone di controllo e, con finalità preventiva. L’AUSL ha organizzato in collaborazione con il gestore, due interventi supplementari:
– test RAPIDO settimanale sugli operatori del servizio direttamente coinvolto, reso possibile grazie al supporto del personale della CRA di Copparo, appena formata sulla nuova pratica;
– test a tappeto sugli operatori domiciliari dei SAD in capo al medesimo gestore, anche negli altri territori.
In questo quadro generale, si registrano anche alcune note positive che ci sembra opportuno segnalare:
- CRA Alma di Codigoro, temporaneamente “quarantenata”, da oggi può riprendere le normali attività assistenziali, e va sottolineato che non si è registrata alcuna diffusione interna del contagio, grazie alla scrupolosa osservanza delle disposizioni preventive;
- CRA Mantovani di Copparo, ha concluso lo screening con la nuova metodica del tampone rapido. Tutti gli ospiti e tutti gli operatori sono risultati negativi il che ha consentito, nella serata di venerdì, la sospensione del provvedimento cautelativo di isolamento;
- il focolaio del complesso Santa Chiara, che aveva dato inizio alla “seconda fase” dell’epidemia nei primi giorni di ottobre, appare in via di estinzione. E’ d’obbligo la massima prudenza nella fase di uscita dall’isolamento, ma è già realtà l’avvio verso la normalità delle attività nel Centro per disabili;
- il focolaio della CRA di Poggiorenatico, seppur esteso in termini numerici, sta procedendo in modo poco aggressivo e gli ospiti continuano a mantenere condizioni cliniche stabili o a presentarsi del tutto asintomatici. Nella giornata di ieri sono stati eseguiti i Tamponi rino-faringei di controllo e si prevede di avere un quadro completo della situazione entro domenica;
- il focolaio della CRA Residence Service di via Pomposa, sembra essere sostanzialmente sotto controllo, alcuni ospiti richiedono il supporto con ossigeno terapia a bassi flussi, ma non si registrano altri invii in PS. Anche in questo caso è in corso una nuova mappatura della situazione.
Prosegue l’attività di screening generale – è di questa mattina la notizia che CRA Nibbio di Comacchio è “covid free” – che verrà progressivamente rinforzata grazie all’introduzione dei tamponi “antigenici” rapidi.
Grazie agli interventi del Nucleo Operativo per il Controllo delle Infezioni e del Dipartimento di Sanità Pubblica, l’Azienda USL di Ferrara mantiene alta anche l’attività formativa “sul campo”. È già in corso la “formazione a distanza” sui tamponi rapidi ed è stato organizzato un evento formativo in VC per l’aggiornamento dei “referenti Covid” delle strutture accreditate.