“1980-2020. 40 anni dopo il più grave attentato terroristico accaduto nel nostro Paese, l’Amministrazione comunale di Cento ha voluto unirsi al coro di celebrazioni promosse da tanti Comuni italiani, per non dimenticare le 85 vittime e i 200 feriti di quel lontano 2 Agosto. Il Sindaco Fabrizio Toselli commenta così l’evento: “Sono molto orgoglioso che anche Cento partecipi a queste celebrazioni. La strage di Bologna rappresenta una delle pagine più nere della storia del nostro Paese. Ricordarla significa lavorare per una cultura della legalità affinché fatti come questo non accadano più”.
Il primo appuntamento è per domenica 2 agosto, alle ore 21.00 nella Rocca di Cento, con l’inaugurazione della mostra fotografica “2 Agosto 1980”, del fotografo bolognese Gianni Giatti, il quale si trovò sul luogo della strage dopo soli 20 minuti dallo scoppio della Bomba. 26 scatti, già esposti in decine di città italiane e che ora rimarranno visibili anche a Cento fino al 30 Agosto (la mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 20.00 alle 23.00 ad ingresso libero).
Il secondo appuntamento è per sabato 8 Agosto, alle ore 21.00 nel cortile della Rocca di Cento, dove si terrà un incontro aperto al pubblico con la storica Cinzia Venturoli, prof.ssa all’Università di Bologna, che da anni studia quel che accadde quel 2 Agosto e ci guiderà in una riflessione sul “clima” di quegli anni, ripercorrendo le vicende giudiziarie legate alla strage, analizzando la verità emersa sui depistaggi e sulle responsabilità di gruppi neofascisti, della loggia massonica P2 e dei servizi segreti. Sarà presente Agide Melloni, l’autista del BUS 37, che per ore e ore trasportò i cadaveri dalla stazione agli obitori della città. “Non sentii la stanchezza e riuscii a lavorare fino a notte inoltrata”: sentiremo da lui la testimonianza di quei terribili momenti. Assieme a loro Roberta Garuti, membro dell’”Associazione fra i familiari delle vittime”, che quel 2 Agosto 1980 a soli 16 anni rimase ferita. “Ogni volta che vedo la lapide in stazione cerco il mio nome. Non lo trovo, quindi leggo e rileggo quei nomi. Perché io non ci sono? Perché io sono viva e loro morti?”.
“Per non dimenticare”, è questo il titolo scelto per queste celebrazioni in forma sobria e sempre nel rispetto delle normative anti covid. “Abbiamo pensato alla necessità di mantenere viva l’attenzione per la strage negli adulti che la ricordano, ma anche di raccontarla ai più giovani, per non dimenticare e per conoscere la nostra storia recente, affinché diventino ambasciatori di pace e giustizia” è il commento dell’Assessore alla Cultura Elena Melloni che anticipa: “durante la serata verranno lette delle poesie tratte dal libro “Antologia per una strage. 2 Agosto 1980” del giornalista Gian Pietro Testa” e saranno accese 85 candeline a ricordo delle altrettante vittime”.