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COMUNICATO STAMPA SULLE CARENZE DI ORGANICO DELLA PROCURA DI FERRARA

DiGiuliano Monari

Lug 17, 2020


In riferimento agli articoli apparsi sulla stampa: “L’allarme della procura, «Costretti a bloccare servizi e processi per mancanza di personale»”, che riportano la segnalazione del Capo dell’Ufficio requirente ferrarese, secondo cui “abbiamo un terzo degli addetti in meno rispetto la pianta organica, ma nessuno ci ascolta”. Ci tengo a chiarire a nome del Ministero della Giustizia quanto segue.

I dati riportati non corrispondono allo stato attuale delle cose, a partire dalla mera notazione aritmetica per la quale se la scopertura, come allegato dal Procuratore, fosse del 25%, si tratterebbe comunque di un quarto e non di un terzo.

È comunque opportuno puntualizzare le informazioni riportate, precisando da subito come ad oggi i dipendenti della Procura siano 24 rispetto a una pianta organica di 29 unità, di modo che la scopertura è del 17,24%, molto inferiore alla media nazionale (25,21%). Negli ultimi anni, peraltro altre due nuovi dipendenti hanno preso servizio nella Procura estense.

Spiace sottolineare, a fronte dei toni assunti nella conferenza stampa, come, ad un esame comparativo, le criticità lamentate dal dott. Garau, sicuramente significative, appaiano inferiori a quelle di molti altri Uffici emiliano-romagnoli (a mero titolo di esempio, la Procura per i minorenni di Bologna e la Procura di Reggio patiscono una scopertura effettiva di quasi il 28%, la Procura di Bologna del 31,82%, la Procura di Forlì e quella di Parma di oltre il 34%; la scopertura media di tutti gli Uffici, giudicanti e requirenti, del Distretto di Bologna è del 28,02%). L’organico della Procura di Ferrara risulta quindi, dopo quello della procura di Piacenza, il migliore in Regione.

Ma è soprattutto la lamentata scarsa attenzione agli uffici del territorio estense nelle politiche assunzionali del Ministero che è affermazione che merita una seria smentita.

Nel recentissimo decreto ministeriale di rimodulazione delle piante organiche è stata prevista una unità in più (e analogamente è stato fatto per il Tribunale cittadino) come avevo promesso al Procuratore nella mia visita, (anche se le procedure richiedono i tempi necessari visto che nessuno ha la bacchetta magica come avevo già avuto modo di spiegare), che sarà coperta, al pari dell’unica altra vacanza in quel profilo professionale, nell’ambito dell’assunzione di ulteriori 500 assistenti giudiziari disposta con provvedimento del 16 luglio scorso. Decisione questa già presa dagli uffici del Ministero prima dell’uscita dell’articolo in questione.

Non pare ovviamente opportuno inserire nel calcolo odierno anche personale tuttora in servizio. Le prossime scoperture saranno colmate con le prossime assunzioni, a partire dall’integrale esaurimento della graduatoria assistenti giudiziari calendarizzato per settembre (ma che per Ferrara sarà già riempito con lo scorrimento di luglio al 100%) e all’imminente ingresso in servizio degli operatori giudiziari appena i Centri per l’Impiego trasmetteranno gli elenchi dei lavoratori avviati a selezione (è già stata nominata la commissione distrettuale).

Anche in riferimento a quanto scritto dal Senatore Balboni, che dopo quasi vent’anni di blocco delle assunzioni di cui dobbiamo ringraziare esclusivamente i governi di centro-destra, che ci hanno portato in questa situazione, il nostro Ministero ha posto in essere un poderoso piano assunzionale, rinforzato dalle recenti disposizioni del DL Rilancio, che porteranno a breve a quasi diecimila nuovi reclutamenti in tutte le aree professionali, con particolare attenzione ai Distretti dell’Italia centro-settentrionale.

Al di là della non conformità dei dati numerici posti alla base della lamentela, dunque, appare dunque ugualmente affrettata anche la conclusione che il Ministero abbia sempre disatteso “il grido d’allarme” della Procura emiliana.

Le rilevanti difficoltà sono purtroppo comuni agli altri Uffici della Regione e di tutto il territorio nazionale e, come visto, in via di superamento grazie ad una precisa e fortissima volontà politica. In questi giorni difficili di riapertura dopo i drammi del Covid, occorre ispirarsi alle gestioni virtuose delle pur limitate risorse umane oggi presenti portate avanti, senza clamori mediatici, da altri Uffici.

In tale contesto il Ministero sa che si può e deve fare anche di più, e certamente non mancherà l’attenzione al territorio di Ferrara così come agli uffici tutti del distretto di Bologna, ma non può essere certo messo in sul banco degli imputati con dichiarazioni che non tengono conto dei reali dati e dei reali sforzi di questi anni.

Il Sottosegretario al Ministero della Giustizia

VITTORIO FERRARESI

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