di Marco Cevolani –
Molti comuni italiani, anche quello di Cento, si sono attivati per la distribuzione gratuita delle mascherine, almeno quelle chirurgiche.
Ormai, ci siamo resi conto, stanno diventando un bene di prima necessità, purtroppo, è bene saperlo, l’IVA che grava su di esse è quella del 22% e questo senz’altro non fa che contribuire all’eccessivo costo per chi magari se le vuole comprare in autonomia, tralasciando poi fenomeni speculativi che sicuramente sono al vaglio delle forze dell’ordine.
E’ notizia di due giorni fa – come riportato da Rai News – che “la Commissione Ue ha approvato le richieste degli Stati membri e del Regno Unito di revocare temporaneamente (per sei mesi) i dazi doganali e l’Iva sull’importazione di ventilatori, mascherine, test e altri dispositivi medici da paesi terzi.”
Della necessità magari di rimodulare l’IVA sulle mascherine –l’ipotesi in circolazione è quella di portarla al 5% – se n’è accorto anche il Governo che dovrebbe inserire nel decreto di aprile questo intervento.
La domanda sorge però spontanea: siccome è già un mese che le mascherine sono diventate molto importanti per combattere il Covid 19, come mai solo per il decreto di aprile se ne parla? Decreto che deve ancora essere elaborato e approvato.
Noi di Areacentese abbiamo provato a fare una piccola indagine sul web, semplicemente digitando “acquisto mascherine” ed è un fiorire di articoli di denuncia di prezzi alle stelle. Infatti per una singola mascherina si può arrivare a spendere fino a 15 euro. Alcuni siti propongono anche confezioni multiple sui 25 euro.
Sicuramente una bella selva nella quale non è facile districarsi.