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COVID-19: Modena è zona rossa, il Governo ha firmato di decreto

DiGiuliano Monari

Mar 8, 2020

Modena è zona rossa, il Governo ha firmato di decreto nella notte tra sabato e domenica, obiettivo limitare la diffusione dell’epidemia da Coronavirus. Lo avevamo anticipato sabato. Ecco cosa prevede la legge, valido per la nostra provincia, perquella di Reggio Emilia, Parma, Piacenza, e tutta la Lombardia. Tra le altre province,misure analoghe sono previste per Rimini, Pesaro, Alessandria, Asti, Novara, Verbania, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.

Le misure entrano in vigore domenica 8 marzo e durano fino a venerdì 3 aprile.

Vietato entrare e uscire dal territorio provinciale, e muoversi all’interno di esso, salvo che, recita il testo ufficiale “per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero spostamenti per motivi di salute”. Per chi trasgredisce è previsto l’arresto fino a tre mesi.

Confermato lo stop agli eventi sportivi (permessi solo gli allenamenti ma coi controlli sanitari demandati alle società sportie,quindi di difficiale attuazione pratica), chiusi gli impainti sciistici, si suggerisce ai datori di lavoro il congedo per ferie dei dipendenti. Vietati cinema, teatro,pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e locali assimilati: qui l’autorizzazione all’attività è sospesa. Sospese l’attività scolastica negli asili nido, nelle scuole d’infanzia e in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Off limits le Università, i corsi di formazione, le lezioni di ogni tipo.

Vietati matrimoni ,battesimi, cresime, comunioni, funerali. Le Messe si possono tenere solo se è possibile avere unmetro di distanza tra i fedeli.

Attività di ristorazione e bar possono stare aperti solo ed esclusivamente dalle ore 8 alle ore 18, con obbligo di garantire le distanze di sicurezza agli avventori.Per chi trasgredisce, prevista la sospensone dell’attività.

Centri commerciali chiusi nel weekend, nei giorni festivi e nei prefestivi.

Sospese le attività di palestre e centri sportivi.

LEGGI: IL TESTO DEL DECRETO

“Non si ferma tutto. Non c’è divieto assoluto ma c’è la necessità di motivarlo”, ha sottolineato il primo ministro Giuseppe Conte. “Bisogna entrare nella logica che ci sono delle regole da rispettare. Lo dico a tutti: i nostri figli devono capire che il fatto di non andare a scuola non è il momento di fare feste ma di fare buone letture, seguire la didattica a distanza”.

“Le forze di polizia saranno legittimate a chiedere conto” ai cittadini che si muovono sui territori interessati dalle nuove misure per il contenimento del Coronavirus. “C’è un divieto non assoluto di muoversi ma la necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni”, ha spiegato Conte. FONTE SULPANARO.NET

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