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PIEVE DI CENTO: Al MAGI c’è “Condannati alla follia” di Paola Paganelli

DiGiuliano Monari

Set 29, 2019

Nello spazio Open Box del Museo Magi’900 l’artista Paola Paganelli affronta il tema della follia, caro all’arte, dal punto di vista scomodo della denuncia di fatti lontani. Non l’esaltazione romantica dell’alienato, e neanche il crudo documentario, ma un racconto evocato, delicato e fragile che, non senza asprezze, si confronta con la verità, si inoltra nel dolore,  nelle parole e nei gesti di chi si è sentito esiliato dal mondo, rinchiuso nel pregiudizio prima ancora che nella camicia di forza.

L’interpretazione dell’artista si esprime attraverso una serie di opere nelle quali materiali di recupero legati alla memoria e creazioni polimateriche in tessuto cucito e ricamato, ferro e legno si integrano con le parole originali, con le immagini e le riscritture di testimonianze reali; mentre fantocci strani, come bambole di pezza mal cucite, evocano disagio e compassione per corpi e anime tormentati e chiusi in una solitudine assordante .

L’idea è ridare visibilità alla condizione di sofferenza e solitudine dei tanti adulti e bambini che erano costretti a vita nelle strutture di detenzione psichiatrica, è nata dalla riflessione su indagini e testimonianze letterarie, e dal riaffiorare di alcune memorie personali, come l’artista stessa ci ricorda.

L’intento è spingere il pubblico a una reazione emozionale, attraverso la quale riflettere sulla terribile condizione vissuta dai malati di mente.

La mostra è a cura di Valeria Tassinari. Sarà visitabile gratuitamente fino al 3 novembre 2019.

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