Pur in un contesto economico e dei mercati finanziari alquanto difficile, la Cassa ha posto in essere le azioni più opportune per migliorare nel tempo i propri valori: il patrimonio ed i clienti.
Ad ottobre 2018 la Cassa ha ceduto una buona parte delle sofferenze portando lo NPL ratio all’8,4% (era il 12,4% a fine 2017), valore decisamente al di sotto della soglia del 10% identificata dalla BCE quale target per le banche dalla stessa vigilate. Questa operazione straordinaria, che in numerose altre situazioni aziendali ha portato a considerevoli perdite e conseguenti aumenti di capitale (l’ultimo effettuato dalla Cassa risale al lontano 2002), è stata pressoché completamente assorbita dall’attività ordinaria della banca. Il conto economico 2018 fa segnare, infatti, una lieve perdita di 992 mila euro, mentre il CET1 è pari a 12,67% (13,52% a fine 2017), ben al di sopra rispetto al coefficiente minimo, 6,25%, assegnato alla Cassa dalla Banca d’Italia. La solidità prospettica è confermata dai rapporti di copertura degli NPL pari al 49,4%, 63,8% per le sole sofferenze, che seppur in calo per effetto della cessione, si mantengono al di sopra degli standard di mercato per banche similari alla Cassa.
Quanto agli aggregati patrimoniali, la raccolta complessiva da clientela rimane al di sopra dei 4 miliardi di euro, seppur in calo di 140 milioni, scontando l’effetto negativo derivante dall’andamento dei mercati finanziari che ha eroso il valore dei portafogli dei clienti per oltre 150 milioni di euro. La ricerca di soluzioni avverse al rischio quali la liquidità ha comportato una forte crescita della raccolta diretta che è salita del 3,1% attestandosi a 2,2 miliardi, mentre la raccolta indiretta è scesa a 1,9 miliardi dai 2,1 miliardi di fine 2017 causa il citato effetto mercato.
Gli impieghi netti per cassa a clientela aumentano del 2,8%, a conferma della vicinanza della Cassa alle imprese del territorio ed in particolare alle famiglie, per le quali si registra un deciso aumento dei prestiti personali e delle cessioni del quinto (+50,5%), nonché dei mutui ipotecari a privati (+14,1%).
Il conto economico, che ha scontato un impatto negativo a causa di operazioni straordinarie per 12,4 milioni, ma al contrario si caratterizza per l’aumento del margine da interessi (+9%), per la sostanziale tenuta delle commissioni nette (+0,4%) e per il calo delle spese amministrative (-0,5%) rispetto al 2017, anno nel quale al contrario furono registrate operazioni con impatto positivo per complessivi 4,3 milioni di euro.
Sul fronte digitalizzazione, come già annunciato nel precedente comunicato relativo alla semestrale, la Cassa e il suo fornitore di servizi Cedacri hanno lavorato all’ottimizzazione della nuova versione di internet banking per la clientela, adeguato alla normativa PSD2 di prossima attuazione, che sarà reso disponibile a circa 30.000 utenti a partire dall’estate di quest’anno. Il 2018 ha segnato un ulteriore incremento nell’utilizzo dei servizi telematici della Cassa: il numero delle operazioni svolte da internet banking desktop e mobile è salito rispettivamente del 7,2% e 116%, mentre gli importi autorizzati da mobile sono aumentati del 133,7% ad aggiuntiva dimostrazione dell’aumento di confidenza della clientela nella gestione della propria attività bancaria attraverso smartphone e tablet.
Nel gennaio del 2018 la Cassa ha avviato la collaborazione con Satispay, sistema che consente di scambiare denaro con i contatti della propria rubrica; risale invece ad inizio maggio l’adozione di Google Pay che permette agli utilizzatori di sistemi operativi Android di pagare con lo smartphone grazie all’integrazione della propria carta Nexi all’interno del dispositivo. Di recente il servizio è stato esteso anche a coloro che utilizzano i sistemi iOS, i quali potranno associare la carta Nexi al wallet del proprio smartphone e pagare con Apple Pay.
Come nel 2018, la Cassa conta 47 filiali e 5 centri WM & Private Banking, ma si segnala lo spostamento della storica filiale di Casumaro che alla fine dell’anno è stata trasferita presso locali di proprietà della Banca ristrutturati per l’occasione. Ad inizio del 2019, inoltre, la Cassa ha aperto al pubblico anche la nuova sede della filiale di Finale Emilia, cittadina del modenese in cui è presente da oltre 20 anni.
Nel novero delle attività previste in ottica di ampliamento dei servizi resi alla clientela ed ammodernamento delle filiali, è stato acquistato 1 nuovo Bancomat self service, strumento che consente di effettuare anche operazioni di versamento contante ed assegni oltre alle tradizionali operazioni di prelievo.
Il numero dei nuovi clienti che nel 2018 hanno scelto di affidarsi ai servizi della Cassa è di oltre 4100.
Lo scorso anno la Cassa di Risparmio di Cento ha acquisito il 55% del capitale di Ifiver, istituto finanziario a carattere nazionale che opera nella distribuzione della cessione del quinto da oltre 30 anni.
La Cassa intende confermarsi, infatti, punto di riferimento anche per l’erogazione di credito alle famiglie. Nel 2018 sono state erogate le prime pratiche di cessione del quinto per oltre 4,7 milioni di euro ed autorizzate oltre 1700 richieste di prestito personale per un totale di oltre 25 milioni di euro.
I dipendenti al 31/12/2018 erano pari a 426; le assunzioni nel corso dell’anno sono state 2, tutte a tempo indeterminato, alle quali si aggiungono 12 conferme in servizio a tempo indeterminato (di cui 5 con decorrenza 1/01/2019). L’età media degli assunti corrisponde a 32 anni. Come sempre avvenuto, la Cassa continua a dedicare risorse alla formazione: nel 2018 il personale ha beneficiato di 34.971 ore in totale, di cui 15.309 in aula e 19.662 ore in e-learning.
Nel corso del 2018 la Cassa ha proseguito nelle consuete attività di sostegno al territorio tramite contributi e sponsorizzazioni inerenti l’ambito culturale, sportivo e sociale.