LINK ALL’ARTICOLO di riferimento
Dal profilo Facebook di Piero Lodi: Sui giornali di oggi ennesime frottole del sindaco Toselli.
Che l’attuale Sindaco non sia granché come amministratore è purtroppo sotto gli occhi di tutti i centesi. Personalmente, però, speravo che almeno un calendario lo sapesse leggere…
Oggi constato amaramente che mancano persino i fondamentali: quelle competenze che in genere si acquisiscono alle elementari.
Credendo di essere “furbo” il Sindaco nella sua replica, pubblicata oggi dal giornale, ad una mia interrogazione, cerca la polemica anziché rispondere del merito.
Del resto di “merito” con questa Amministrazione non è mai possibile parlare.
Probabilmente perché qualità e merito non esistono più.
Avevo chiesto se il Sindaco ritenesse corretto che una produzione del tutto interna alla Fondazione Teatro Borgatti realizzata utilizzando come attori gli stessi dipendenti della Fondazione venisse venduta in sostanziale regime di monopolio alle scuole centesi al costo di 7 euro a bambino.
Toselli si è guardato bene dal rispondere. Mi rimane il dubbio se lo ritenga giusto oppure no.
Ma, provando, appunto, a fare il “furbetto” cerca di mettere il dito su una presunta “incoerenza” e come spesso gli accade sbaglia completamente il bersaglio.
Mi rinfaccia infatti che “è sempre stato così” anche durante la precedente Amministrazione, quella in cui io ero Sindaco e a sostengo di questa strampalata tesi cita uno spettacolo della stagione 2011/2012…
Peccato che io mi sia insediato a giugno 2011 e che – come tutti sanno – abbia dato continuità ai programmi ed ai progetti ereditati.
La stagione 2011/2012 è stata dunque solamente una coda della gestione precedente.
Quando l’Amministrazione di Centrosinistra ha messo in campo le proprie politiche, e all’insediamento del nuovo cda della Fondazione, dalla stagione seguente, questo tipo di procedure sono sparite.
Io non ho problemi a rispondere nel merito: trovo il riferimento ai costi di produzione quantomeno ridicolo. Costumi scene ecc ecc…. Sappiamo tutti bene che i costumi impiegati sono di proprietà della Fondazione stessa e sono stati ammortizzati da tanto tempo.
Peraltro si tratta di costumi semplicissimi come semplicissime sono le scenografie… “Arrampicandosi sugli specchi” si rischia di cadere.
Toselli è caduto due volte: sulla buccia di banana del calendario e sulla surreale e fantasiosa “storiella” dei “costumi d’oro”.