Nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che il Prefetto Michele Campanaro ha presieduto stamane presso la Sede di palazzo Giulio d’Este, sono stati affrontati i temi afferenti all’attuazione della sicurezza urbana, anche in relazione agli ultimi indirizzi del Gabinetto Ministero dell’Interno, e quelli relativi all’attività di prevenzione e lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici, secondo l’ultima direttiva “Scuole sicure” diramata ai Prefetti della Repubblica dal Ministro dell’Interno.
All’incontro hanno partecipato, oltre ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine ed al rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale, l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Ferrara, Aldo Modonesi, insieme con Sindaci ed Amministratori dei Comuni Bondeno, Cento, Comacchio, Poggio Renatico, Terre del Reno, Tresigallo e Voghiera, in relazione ai progetti di videosorveglianza urbana candidati ai finanziamenti statali previsti dal decreto legge n.14/2017 in materia di sicurezza urbana.
I sei progetti di videosorveglianza, esaminati ed approvati oggi dal Comitato per il successivo inoltro al Ministero dell’Interno, rientrano nell’ambito dei “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana” sottoscritti dal Prefetto con gli Amministratori locali nei mesi di maggio e giugno scorso, quale strumento operativo a supporto delle attività dei Sindaci per potenziare, d’intesa con l’Autorità di governo sul territorio, il contrasto al degrado urbano ed elevare i livelli di sicurezza.
Prendendo atto con viva soddisfazione del percorso di scambio e profonda collaborazione sui temi in questione, fortemente accelerato negli ultimi mesi, il Prefetto ha, quindi, illustrato le Linee Guida per l’attuazione della sicurezza urbana, recentemente adottate con accordo in Conferenza Stato-Città autonomie locali e diffuse con circolare del Ministero dell’Interno del 7 agosto scorso, tracciando le linee di azione su cui, nelle prossime settimane, si svilupperà un percorso di approfondimento con tutti i Comuni del ferrarese: dalla prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria alla promozione e tutela della legalità, dalla promozione del rispetto del decoro urbano alla promozione dell’inclusione, protezione e solidarietà sociale.
In relazione al secondo punto all’ordine del giorno, il Prefetto ha, poi, tracciato il quadro della situazione nella provincia di Ferrara relativo alla diffusione dei fenomeni di devianza e consumo di droghe tra gli studenti, per disporre, alla luce della recente iniziativa “Scuole sicure” voluta dal Ministro dell’Interno, un forte impulso alla realizzazione di più incisive misure di prevenzione e contrasto dei fenomeni, nel quadro di una proficua sinergia interistituzionale. In questo contesto, sono state delineate le prime ipotesi operative da mettere in campo per una più ampia e complessiva strategia d’azione nel ferrarese, da realizzare con la piena condivisione della competente Autorità scolastica ed in stretto raccordo con le Amministrazioni locali, il cui importante contributo può dispiegarsi sotto diversi profili: tra i principali, la riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici e l’adozione del cd. “DASPO urbano”, efficace misura – introdotta dalla citata legge sulla sicurezza urbana – per elevare il grado di sicurezza nelle aree cittadine a maggiore criticità e, tra queste, anche quelle dove insistono plessi scolastici.
“La provincia di Ferrara – ha ricordato conclusivamente il Prefetto – non si trova impreparata ad affrontare un tema così delicato come quello della devianza giovanile e del consumo di sostanze stupefacenti, anche in ambito scolastico. Infatti, avendo acquisito il nulla osta ministeriale, il prossimo 12 settembre, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, verrà sottoscritto in questa Sede apposito Protocollo, rinnovato nei contenuti e negli interlocutori coinvolti, finalizzato a sviluppare non solo attività di contrasto, ma anche rafforzando iniziative integrate di prevenzione e sviluppando a tutti i livelli (scolastico, giovanile e familiare) la cultura della legalità“.