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CENTO E PIEVE DI CENTO: Chiuso il Ponte Nuovo sul Reno

DiGiuliano Monari

Ago 24, 2018

Il sindaco Fabrizio Tosell , d’intesa con Città Metropolitana e in accordo con il sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani, ha disposto con un’ordinanza con tingibile e urgente la chiusura alla circolazione del ponte in via Bologna di collegamento fra Cento e Pieve di Cento.

«Si tratta di un provvedimento che ho assunto in via precauzionale nel momento in cui abbiamo ricevuto l’esito degli approfondimenti, che hanno documentato come la struttura non versi in un buono stato di conservazione. Pur consapevole dei disagi che inevitabilmente ci troveremo ad affrontare, in tutta coscienza ho assunto questa decisione dettata dalla necessità di salvaguardare la sicurezza dei fruitori del ponte».

La chiusura non sarà fine a se stessa. «Abbiamo già iniziato le procedure d’urgenza per l’immediato reperimento delle risorse e la tempestiva esecuzione delle opere provvisionali, per cui è stata prevista una durata di una quarantina di giorni. Questi lavori consentiranno di mettere in sicurezza il ponte e di allungarne la ‘vita’ utile residua: quando saranno completati non solo sarà ripristinata la regolare circolazione, ma potranno anche tornare a transitare i mezzi pesanti, sino alle 33 tonnellate, riportando il limite a quello previsto dal  Codice della Strada».

Il percorso che ha condotto a questa disposizione è cominciato nell’ottobre scorso e, come rimarcato dal primo cittadino, è stato iniziato e condotto nell’ottica della doverosa prevenzione. Dieci mesi or sono infatti l’Amministrazione ha dato il via a un’attività complessiva, mai svolta in precedenza, volta a valutare le condizioni statiche e di buona conservazione di tutti i ponti del territorio e a individuare gli idonei provvedimenti di manutenzione straordinaria e di mantenimento.

Ne è derivato un primo intervento sul Ponte Vecchio nel dicembre scorso: le prime opere per migliorare la sicurezza della passerella ciclopedonale. Circa il Ponte Nuovo sono stati disposti il limite massimo di 50 chilometri orari e il divieto di transito ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 15 tonnellate (ad eccezione dei mezzi adibiti a trasporto pubblico, dei residenti e afferenti alle proprietà private). Infatti a dicembre è stata prodotta una relazione di ispezione: la situazione di degrado, già evidenti nelle ispezioni del 1994 e dell’immediato post sisma, che però non hanno avuto alcun seguito, ha consigliato un’adeguata campagna di indagini, il cui incarico è stato affidato a giugno dalla Città Metropolitana. A luglio sono stati eseguite le verifiche di capacità portanti: le indagini di rilievo strutturale e le indagini materiche, con carotaggi, rilievi e prove di laboratorio.

«Ne è emerso appunto che la struttura, risalente al 1967 e progettata dal Genio Civile di Ferrara, non versa in buono stato di conservazione e necessita di opere provvisionali. Si dovrà intervenire sulle tre campate con l’installazione di carpenterie metalliche e l’inserimento di tiranti, cui seguirà la sistemazione dei giunti: una modalità di intervento che, fra l’altro, garantirà l’invarianza idraulica del fiume. È nostra intenzione procedere anche al monitoraggio e allo studio del ponte, attraverso la strumentazione con celle di carico, che permetteranno di individuare eventuali anomalie».

Come detto, Ponte Nuovo potrà poi essere riaperto in piena normalità e revocando il divieto ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 15 tonnellate.

«Dal momento che si tratta di una condizione di urgenza siamo riusciti a individuare le risorse necessarie, di cui ci faremo carico interamente per circa 200mila euro, e a definire il percorso più rapido possibile, che inizierà già lunedì. Metteremo così in sicurezza l’infrastruttura, ma non ci fermeremo. Dovremo reperire i fondi per l’intervento definitivo, che prevede la realizzazione completa di un nuovo impalcato per oltre tre milioni di euro».

Infine un duplice invito. «Chiedo a tutti collaborazione e pazienza per convivere con questa situazione. Raccomando inoltre di considerare i possibili rallentamenti nella circolazione nell’affrontare gli spostamenti. Per parte nostra forniremo il massimo supporto nella mobilità, che sarà direzionata in via alternativa su Ponte Vecchio e sulla SP66/SP255, via Modena».