Una recente richiesta di accesso agli atti del Gruppo del Partito Democratico ha messo in luce alcuni aspetti legati all’infinito e invasivo cantiere per il rifacimento del porfido nel centro storico. Aspetti che appaiono quantomeno inquietanti.
Si è appreso innanzitutto che nel cronoprogramma consegnato e concordato con l’impresa aggiudicataria nello scorso aprile si diceva con chiarezza che la conclusione dei lavori era prevista per fine ottobre.
Fine ottobre.
Dunque nessuna possibilità, nemmeno remota, che Fiera e Settembre Centese non venissero compromesse.
Eppure il Sindaco fino a pochi giorni orsono ha continuato a raccontare ai centesi e ai commercianti che Fiera e Settembre non erano a rischio.
Particolarmente stridente anche il comunicato di due giorni fa con cui l’Amministrazione, trionfalisticamente, affermava che Fiera e Settembre sarebbero state in centro (anche se solo in parte visto che corso Guercino lato piazzale Bonzagni sarà ancora pesantemente ingombrato, per almeno un terzo, dal cantiere e dunque verrà meno l’ingresso tradizionalmente di riferimento alla campionaria Centese e risulterà particolarmente ridimensionata la presenza delle giostre).
Che ragioni di trionfalismo ci sono? Il terremoto aveva portato la Fiera fuori dal centro ma la campionaria era già rientrata nel suo circuito tradizionale. Solamente l’incapacità organizzativa dell’amministrazione Toselli ora la rimette in parte fuori dalla sua sede storica.
La cosa che inquieta di più è però il fatto che l’Amministrazione comunale ha sino a qualche giorno orsono semplicemente affermato una cosa diversa da quanto risultava scritto nei contratti già firmati.
Rispetto alla previsione della fine di ottobre ora pare si chiuderà con un po’ di anticipo dato che, a quanto scrive oggi il massimo dirigente dell’area tecnica del Comune di Cento, la fine lavori è prevista attorno al 15 di settembre. Si tratta in ogni caso di una anticipazione legata al fatto che sono stati stralciati dal piano dei lavori alcuni interventi, in particolare la demolizione del calcestruzzo presente nella metà di corso Guercino verso Piazzale Bonzagni. Lavori che non sono stati fatti.
Questa circostanza alimenta un ulteriore dubbio. I previsti interventi sono stati stralciati perché effettivamente non necessari o solo nel disperato tentativo, poi fallito, di recuperare rispetto al cronoprogramma per evitare la figuraccia di mettere a rischio la Fiera e i gravi danni che questo fatto al recherà a tutti gli esercenti?
Lavori già programmati e finanziati dall’amministrazione precedente, iniziati con oltre 2 anni di ritardo, sono stati gestiti quanto a calendario dell’opera in maniera assolutamente inaccettabile.
Prima si è danneggiato il Cento Street Festival, ora sì va a gravare sulla Fiera oltre ad aver arrecato mesi di disagi ingiustificati a tutta la popolazione del centro storico.
Sullo sfondo di questa gestione così fallimentare due interrogativi rimangono inquietanti.
1 Perché il Sindaco per mesi ha mentito 2 Perché una parte dei lavori è stata stralciata. Era davvero inutile?
I sottoscritti gruppi consiliari esprimono preoccupazione e si interrogano sulla pericolosa ricaduta che questa mancanza di organizzazione e chiarezza potrà avere sulle diverse attività che coinvolgono la città e quali danni saranno arrecati all’indotto cittadino. Siamo particolarmente preoccupati riguardo il destino dei nostri territori, ad oggi protagonisti di proclami altisonanti pieni di mancate verità e poca concretezza.
I Gruppi consiliari
Partito Democratico
Lega Nord
Libertà per Cento
Misto – Forza Italia