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RIQUALIFICAZIONE MARCIAPIEDI CENTRO STORICO. BASTA DAVVERO UN PO’ DI CATRAME O SI POTEVANO STUDIARE ALTRE SOLUZIONI?

DiGiuliano Monari

Giu 25, 2018

Di Marco Cevolani – Da Palazzo Piombini non fanno altro che, ogni tre per due, a dire quanto sono stati bravi a riqualificare i marciapiedi del centro storico.

Se guardiamo il lavoro svolto sulla stragrande maggioranza dei marciapiedi “riqualificati” possiamo notare che sia stato giusto sufficiente togliere la superficie preesistente e poi via, una bella gettata di catrame, che certo in alcuni punti non è stato un lavoro di cesello.

Posto che riqualificare vuole dire, dizionario Treccani alla mano, intervenire in situazioni urbanistiche allo stato attuale gravemente negative o compromesse, per migliorarle e riportarle al livello normale di agibilità, di funzionalità e di efficienza e quindi sì, è stato fatto un lavoro di riqualificazione, diremmo quasi però il minimo sindacale, se confrontato con quanto fatto nella vicina Pieve (foto).

Non dimentichiamo che il centro storico non è solo via Guercino o la Piazza o il Piazzale della Rocca e un minimo di attenzione al gusto estetico poteva essere adoperato. Pure la giunta Bregoli tanti anni fa fece le cose alla stessa maniera e si levarono le proteste persino dei cani che facevano i bisognini, ora vige il silenzio ovattato, perché suvvia è sempre meglio piuttosto che niente.

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