Di Giuliano Monari – «Viste le prime segnalazioni di avvistamento nei comuni di Finale, a Massa Finalese, a San Felice e Pieve di Cento nel bolognese, dove è giunta la segnalazione di un nido proprio a poca distanza dal centro storico, raccomandiamo di prestare la massima attenzione alle processionarie». Lo spiegano i veterinari contattati dalla nostra Redazione. Il fenomeno è stato rilevato un po’ in tutti i Comuni. «Le processionarie – spiegano – sono bruchi che hanno la caratteristica di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di processione e che da adulti si trasformano in falene. Vivono sugli alberi prevalentemente pini e querce e sono dannose per le piante stesse che le “ospitano”. Le processionarie sono rivestite da peli urticanti a forma di uncino che penetrano nella pelle e nelle mucose provocando necrosi del tessuto». A San Felice e a San Biagio in particolare sono già state segnalati sui social due casi, uno ai danni di una bambina, circostanze che hanno aumentato la preoccupazione dei residenti. «Queste processionarie – confermano alla Clinica degli animali, che ha anche provveduto a diffondere una comunicazione sui social – sono pericolose sia per gli animali che per l’uomo. Solitamente l’animale prende in bocca questi bruchi ed i peli urticanti penetrano nella lingua danneggiandola e nei casi più gravi la sua totale distruzione può comportare la morte dell’ animale». Cosa fare dunque? Se vengono avvistate le processionarie è molto importante segnalarlo al Comune o alla polizia municipale, i quali provvederanno ad organizzare la disinfestazione obbligatoria per legge. I veterinari spiegano i sintomi tipici degli animali: ipersalivazione improvvisa, vomito o ed altri segnali di malessere occorre contattare subito il veterinario di riferimento. Molti preferiscono arrangiarsi da soli, con l’utilizzo di alcol ed accendino. Certo che quando le processionarie si manifestano, può essere che per le piante sia già tardi…