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PIERO LODI: “CENTO OGGI È UNA CITTÀ A DUE VELOCITÀ: c’è chi promette e fa continuamente slittare in avanti le date in cui le promesse si realizzeranno e chi fa dei fatti concreti.”

DiGiuliano Monari

Gen 23, 2018

“C’è chi enfatizza i ritardi come fossero successi e chi, con modestia, fa un passo indietro nel momento della festa per i successi, quelli veri, conseguiti con impegno e lavoro…” Scrive sulla sua pagina FB Piero Lodi (PD): “Leggendo i giornali di oggi se ne ha una palpabile ed evidente dimostrazione. Stili differenti, concretezze differenti. Spessori personali molto diversi. Penso a DON IVO, presenza preziosa per Renazzo, punto di riferimento per la sua popolosa comunità. Uomo di equilibrio grinta e “visione” (oggi parola un po’ dimenticata a Cento), uomo dal “pensiero lungo” proiettato alla Comunità e, con un contrasto molto stridente, penso al SINDACO TOSELLI, molto più attento ad apparire che ad essere, a promettere che a mantenere, ad annunciare che a realizzare. Uomo dal pensiero “corto”. Dalla visione individualista.

DON IVO oggi vede la fine del recupero della chiesa di Renazzo. Un obiettivo enorme che sta diventando realtà. Un obiettivo raggiunto con grinta, determinazione, capacità; con la forza di un gruppo e grazie alle doti di chi, senza alcun dubbio, questo gruppo lo guida.

Sul fronte dell’Amministrazione comunale il SINDACO invece si vanta di essere riuscito a montare in 19 mesi una scala d’emergenza (che peraltro a giudicare dalle foto sbatte anche contro una finestra), di avere già accumulato sei mesi di ritardo nella semplice copertura di due campi da tennis esistenti, che annuncia che vedrà, valuterà, interverrà su via Risorgimento e che enfatizza di aver iniziato con 20 mesi di ritardo i lavori di ripristino del porfido in centro già deliberati dall’Amministrazione che lo ha preceduto.
Intanto questi lavori – è sotto gli occhi di tutti – avvengono all’insegna della semplificazione: un po’ di cemento, se serve una rete elettro-saldata e poi il porfido.
Facile un pronostico: dureranno al massimo qualche anno.
Originariamente era prevista invece la resinatura che avrebbe reso il lavoro molto più duraturo. Come avviene oggi in tutte le grandi città. Ma si sa: apparire è meglio di essere, soprattutto per chi ha più ambizioni che passioni…Per chi spera di essere già altrove quando il porfido si romperà…

Per chiudere il parallelo, impietoso per il Primo cittadino, DON IVO premia la squadra che ha lavorato al progetto di recupero della chiesa ed in particolare chi ha avuto il ruolo di guida tecnica (che innegabilmente ha molti meriti). TOSELLI, invece, si prende i meriti di quanto fatto da altri…

Esiste una sola razza: quella umana.
Ma gli uomini non sono tutti uguali…”

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