Il rogo che ha divorato la villetta di via Tassinari a Casumaro uccidendo Giovanna Rondinelli, 52enne caposala della sala operatoria dell’ospedale SSma Annunziata di Cento e madre di due ragazzi, resterà per sempre impresso nella mente dei centesi. Una tragedia enorme che ha gettato un’ombra scura sule imminenti festività natalizie. Nella drammaticità dei concitati, primissimi momenti durante i soccorsi, spicca l’atto, decisamente eroico, del vicebrigadiere Roberto Pini, che in uno slancio coraggioso ha intravisto la possibilità di salvare qualcuno da quell’inferno, strappandolo alla furia delle fiamme. Con grande coraggio, infatti, il carabiniere, in forza al Comando Compagnia Carabinieri di Cento, assieme ai vigili del fuoco del distaccamento di Cento, ha letteralmente strappato a morte certa i due figli adolescenti della sfortunata mamma. Per lei, purtroppo, a nulla sono valsi i disperati tentativi di rianimazione da parte dei colleghi del 118 giunti sul posto. Non è la prima volta che Pini si distingue in una situazione pericolosa che ha a che fare col fuoco: poco più di un anno fa, nell’ottobre del 2016, aveva infatti ricevuto un encomio insieme a un collega dalle mani del tenente colonnello Andrea Desideri per aver impedito nel febbraio 2015 — quando era ancora appuntato — un assalto di teppisti a un bus di tifosi di basket udinesi nel Centese, arrivando anche a spegnere un fumogeno che avrebbe potuto incendiare il mezzo.