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CASUMARO: TRAGICO INCENDIO NELLA NOTTE – MUORE GIOVANNA RONDINELLI 52ENNE INFERMIERA DELL’OSPEDALE DI CENTO – Aggiornamenti

DiGiuliano Monari

Dic 23, 2017

Di Giuliano Monari

Una donna di 52 anni, Giovanna Rondinelli, infermiera all’ospedale di Cento, è morta stamattina all’alba a causa di un incendio che è divampato all’interno della sua abitazione in via Tassinari, 14 a Casumaro. Nell’abitazione c’erano anche i suoi due figli che sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco, per la donna, purtroppo  mo c’è stato nulla da fare. L’ incendio è divampato con ogni probabilità durante la notte ed ha avvolto l’interno della bella villetta alle porte di Casumaro dove dormivano Giovanna Rondinelli, 52 anni, infermiera al SSma Annunziata di Cento e i suoi due figli di 14 e 16 anni. “Le lingue di fuoco – racconta un vicino – si vedevano alte e da lontano – “. Immediati i soccorsi con vigili del fuoco e 118. I pompieri hanno domato l’incendio e tratto in salvo i due minori ma per la mamma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. La donna era molto conosciuta a Cento per il suo lavoro al reparto di Chirurgia dell’ospedale SSma Annunziata dove la notizia ha immediatamente fatto il giro dei colleghi lasciandoli increduli. Sulle cause che hanno scatenato il pauroso incendio stanno indagando i carabinieri di Casumaro della Compagnia di Cento.

Aggiornamento del 24 dicembre 2017

Di Giuliano Monari

La tragedia di Casumaro resterà, con ogni probabilità, indelebile nella memoria dei centesi, dei vicini e dei colleghi della vittima. Una tragedia che rompe la magia del periodo natalizio e che ha colpito profondamente tutti. Sul fronte delle indagini, intanto, gli inquirenti stanno lavorando per cercare di dare una spiegazione a quanto accaduto. Si fa strada, comunque, la convinzione che all’origine dell’immenso rogo che ha divorato la bella villetta di via Tassinari sia, con buona ragione, un corto circuito nell’impianto elettrico di alimentazione delle luminarie natalizie rimaste accese nella sala al piano terra. Da li, forse, è partito il tutto, inondando la casa di fiamme e fumo. Fumo che potrebbe essere la causa della morte prematura della povera Giovanna ed ha rischiato di uccidere anche i due figli. Solo il grande coraggio e determinazione del vicebrigadiere Roberto Pini, in forza al Comando Compagnia Carabinieri di Cento, e ai vigili del fuoco, i due adolescenti sono stati tratti in salvo utilizzando una scala che, fortunatamente, era rimasta in giardino. Con la scala, infatti, il vicebrigadiere e i vigili del fuoco sono riusciti a raggiungere una porta finestra di un terrazzo e, una volta entrati, sono riusciti a portare fuori i due ragazzi che erano già incoscienti. Il vicebrigadiere Pini, a causa del fatto che non era provvisto di protezioni è stato soccorso all’ospedale di Cento per una intossicazione da fumo non complicata. E’ solo grazie alla grande determinazione del carabiniere e dei vigili del fuoco che i due minori sono usciti vivi da quell’inferno di fiamme e di fumo. Un inferno da cui, purtroppo, la mamma non è riuscita a uscirne viva. La donna, infatti, nonostante le estenuanti manovre di rianimazione da parte dei sanitari, non si è ripresa. I due ragazzi, dopo essere stati sottoposti ad una seduta in camera iperbarica a Ravenna, ora si trovano ricoverati al Sant’anna di Cona nel reparto di pediatria e sono fuori pericolo.


Nella foto Giovanna Rondinelli, la vittima dell’incendio

Sotto, i carabinieri nel teatro della tragedia