È composto dai consiglieri Riccardo Maccaferri, Silvia Balboni e Mauro Marcucci il nuovo Consiglio di Amministrazione nominato all’unanimità dai Comuni soci nel corso dell’assemblea di giovedì 14 dicembre.
«Un Cda costituito da componenti competenti e desiderosi di mettersi in gioco – afferma il sindaco Fabrizio Toselli -. Un gruppo che riteniamo possa operare al meglio al progetto di valorizzazione della società che vogliamo attuare e che ha accettato con entusiasmo questa sfida. Con loro abbiamo concordato che, durante questo mandato triennale, vi saranno periodici bilanci dell’attività così da verificarne l’efficacia».
Riccardo Maccaferri, 44enne avvocato del foro di Ferrara, è impegnato principalmente di controversie di natura civilistica, dal 2004 al 2010 è stato difensore civico dell’Associazione Intercomunale Alto Ferrarese e dal 2007 al 2012 avvocato per l’associazione Confconsumatori per l’Alto Ferrarese.
Silvia Balboni, 38enne laureata in giurisprudenza e con due master, è libera professionista specializzata in consulenze legale alle aziende, contrattualistica nazionale e internazionale, tutela diritti di proprietà industriale.
Mauro Marcucci, 50enne, laureato alla facoltà di Scienze Aziendali specializzazione in Economia e Igiene Ambientale e con cinque master, libero professionista con lunga esperienza come Executive Manager attraverso incarichi di affidamento della gestione d’impresa.
«Desidero saluta e ringraziare il Consiglio di Amministrazione uscente per il lavoro svolto e per la disponibilità con cui vorrà condurre il passaggio di consegne – rimarca il primo cittadino centese -. Chiedo ora al nuovo CdA il massimo dell’impegno affinché i Comuni soci, a fronte di costi di mercato e nel rispetto dei loro piani economici, si affidino a Cmv, puntando in pochi mesi a fruire dei servizi esistenti e dei nuovi servizi, come quelli relativi alla segnaletica e alla manutenzione del patrimonio. Un impegno questo che dovrà certamente partire dal presupposto che proprio i Comuni prima di tutti ‘ci credano’».
Da Toselli dunque la richiesta di attuare strategie e processi, politiche e azioni che dovranno mirare «alla valorizzazione della società e allo sviluppo di una nuova filosofia di crescita». Quattro i punti cardine individuati.
L’ampliamento della platea dei Comuni, soci e non, che afferiscono a Cmv: «sarà importante cercare di far convergere nella nostra società altri territori, non solo limitrofi, aspirando a giungere a una dimensione sovra distrettuale, quindi a una provinciale». L’aumento dell’offerta dei servizi, quanto più diversificati e specializzati: «un esempio è l’incorporazione dell’attuale Ente Territorio, completamente risanato, così da introdurre nell’ambito dell’organizzazione nuove attività legate alla promozione del territorio e alla gestione di strutture correlate, con lo sviluppo di nuove competenze, professionalità e configurazioni strutturali». La ricerca di partnership a livello aziendale: «come dimostrato da Clara, le fusioni e/o le collaborazioni contribuiscono a potenziare le competenze, a cogliere nuove e rilevanti opportunità di mercato, a sostenere la competitività». L’alleanza fra territori per investire convintamente in CMV nell’ottica dell’ottenimento di economie di scala e di scopo. «Per concretizzare tutto ciò – conclude – è necessaria una convergenza decisa dei Comuni nei servizi di Cmv, così da garantirne la solidità e le prospettive».