Di Giuliano Monari
Seduta ‘calda’ quella vissuta stasera in consiglio comunale. Calda come non se ne vedevano da anni. Il punto all’ordine del giorno ad oggetto “Costruzione della nuova scuola primaria di Renazzo”, presentato dal Gruppo PD, ha innescato un botta e risposta piuttosto duro tra il presidente del Consiglio comunale Matteo Veronesi e il capogruppo del PD Piero Lodi. Uno scambio di opinioni tra Lodi e Veronesi sulla gestione degli interventi dei consiglieri piuttosto acceso, tanto che Lodi ha abbandonato l’aula consiliare per poi rientrare per la votazione. In aula, a titolo di presenza attenta’, molti genitori in rappresentanza dei comprensivi scolastici al centro della polemica scaturita dopo la presentazione del progetto di ristrutturazione degli stessi da parte delle amministrazioni di Cento e Terre del Reno. Tornando alla seduta consiliare, segnalando che l’ordine del giorno non è passato, registriamo l’intervento del segretario del PD centese Ivan Grerhi che a margine della serata scrive: “Una certa linea di coerenza, bisogna ammetterlo, quest’amministrazione la sta mantenendo: come ci sono di mezzo presente e futuro dei giovani, l’imperativo è smantellare. O, nella migliore delle ipotesi, non cogliere opportunità. I fatti parlano da soli. Parte la legislatura ed uno dei primi provvedimenti della giunta riguarda – neanche a dirlo – l’azzeramento del progetto di Centro Giovanile previsto dalla precedente amministrazione nell’area ex-stazione. Sarebbe stato sufficiente renderla operativa, lo spazio c’era, il progetto anche: un’opportunità sparita nel nulla tra una pacca sulle spalle e l’altra. Si è poi passati alle sabbie mobili di una riorganizzazone scolastica senza capo né coda, dagli obiettivi oscuri, gestita per mezzo di un modus operandi totalmente inadeguato alla complessità della tematica, capace unicamente di diffondere panico tra le famiglie e rendere incerto il futuro dei nostri ragazzi. Sotto la cenere del tanto declamato dialogo in campagna elettorale, ora cova solo il silenzio. Questa sera, per rimanere coerentemente in continuità con sé stessi, si è deciso di fatto di abbandonare il progetto di costruzione della scuola di Renazzo, pur in presenza di risorse disponibili e fattibilità già sul tavolo. Privando la frazione di una struttura adeguata e al passo coi tempi e sprecando, di fatto, l’ennesima occasione di progettualità non a beneficio di una parte politica, ma dell’intera comunità. Di fronte a contenuti e approcci di questo tipo – conclude Greghi – c’è di che essere preoccupati. Approcci e contenuti che purtroppo confermano come Cento, almeno per questa Giunta, non sia un paese per giovani”
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