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RENAZZO – Si è chiusa domenica la mostra “Genova Buenos Aires sola andata”

DiGiuliano Monari

Ott 25, 2017

DALLA STORIA DELLA FAMIGLIA BERGOGLIO UNA LEZIONE SEMPRE ATTUALE

“E’ stata una soddisfazione enorme vedere gente di ogni età visitare la mostra e partecipare al ricchissimo programma di eventi che la hanno completata. E’ stato un “battesimo” per la nostra associazione “PassatoPresente” che ci ha riempito di gioia”. Così Claudia Tassinari, presidente della neonata associazione PassatoPresente che assieme alla Parrocchia di Renazzo, con il prezioso impegno di Don Ivo Cevenini, ha fortemente voluto che la mostra “Genova Buenos Aires sola andata” ideata e curata dal giornalista di Repubblica Massimo Minnella, dopo Genova, Roma e Asti facesse tappa nella chiesa temporanea renazzese.

I pannelli ricchi di storie e fotografie sull’emigrazione italiana e sulla storia di emigranti di una famiglia speciale come quella del Santo Padre per tre settimane, dunque hanno raccontato il passato ma dialogando in modo aperto col presente.

La famiglia Bergoglio è infatti emigrata dall’Italia verso l’Argentina. La loro è una storia positiva di integrazione, ma è anche una storia del tutto simile a quella di quanti oggi lasciano il loro paese per fare tappa o destinazione in Italia.

Ricchissimo, proprio per approfondire le tante implicazioni della mostra, è stato così il calendario di iniziative che in queste settimane ha avvicinato i giovani e giovanissimi scolari dell’IC3 renazzese e i tanti che hanno partecipato alle conferenze promosse e impreziosite da relatori d’eccezione.

Ad incominciare dallo stesso Massimo Minnella che all’inaugurazione, dinanzi ad una chiesa gremita, ha illustrato la mostra e spaziato con maestria tra il passato ed il presente, proponendo parallelismi molto forti cui spesso non si pensa.

Di emigrazione ed immigrazione come sfide positive ha parlato invece Mons Giancarlo Perego, Arcivescovo di Ferrara e Comacchio, partendo dalla sua grande esperienza di ex direttore generale della Fondazione Migrantes della CEI. L’arcivescovo ha tratteggiato un affresco prezioso per aiutare la tanta gente accorsa ad ascoltarlo a capire meglio un fenomeno che spesso viene banalizzato e strumentalizzato.

Poi assieme al prof Bruno Bertelli dell’Università di Trento si è conosciuta la straordinaria storia di un Vescovo renazzese in Patagonia, a dimostrazione che l’emigrazione renazzese non ha avuto solo come destinazione il Massachussets dove pure c’è una grande comunità che parla ancora il dialetto locale.

Dalle conferenze, poi, al cinema, con l’emigrante di Chaplin, Fuocoammare di Risi, per le scuole ma anche per gli adulti, fino ad arrivare al Tango, tra cultura e danza vera e propria, per scoprire che il più argentino dei balli in fondo ha radici nel Belpaese…

Si è tentato insomma di colorare molte delle sfaccettature del grande tema della migrazione. Con un approccio intergenerazionale e plurale. Positivissima la risposta di Renazzo e non solo. Agli eventi hanno partecipato anche persone accorse da fuori provincia a dimostrare che anche da questo punto di vista il mondo è davvero globale.

L’associazione esprime infine un grazie a Don Ivo, ai relatori e agli insegnanti che hanno accompagnato i quasi 250 alunni di elementari e medie nei progetti pensati per loro.

Anche da questo punto di vista la mostra è stata solo un punto di partenza: la pianta della conoscenza sull’emigrazione e l’immigrazione va coltivata ogni giorno.

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