Impossibile far finta di non vedere ciò che sta accadendo: la contrarietà a questa riforma scolastica locale è palese.
Non è fantasia ma realtà: un solo consiglio di istituto su quattro si è espresso positivamente – con un voto di scarto – mentre tutti i quattro collegi docenti si sono espressi negativamente. Arrivati fin qui è incontrovertibile il fatto che la città stia dicendo NO a questa proposta di riorganizzazione scolastica. Dispiace inoltre notare come, nonostante le innumerevoli domande di chiarimento da parte dei cittadini centesi, siano le stesse scuole e gli stessi dirigenti a convocare riunioni con genitori e cittadinanza per spiegar loro cosa sta accadendo. Da parte di tutta la città, dei sindacati e dei partiti è arrivato l’appello di fermarsi per ragionare, ma nulla da fare: addirittura le sigle sindacali si sono viste cancellare incontri con l’amministrazione. Questa riorganizzazione sta correndo veloce nell’iter degli uffici: a fine ottobre passerà dalla provincia per essere sottoposta alla regione non più tardi del 30 novembre.
In due mesi senza nemmeno qualche ora di vero confronto l’amministrazione Toselli rischia di mettere a repentaglio un buon sistema scolastico locale che dopo anni di sforzi e sacrifici aveva da poco trovato il proprio equilibrio, garantendo a studenti e famiglia un’ottima qualità del servizio. Il ruolo ricoperto impone a sindaco e assessore di attuare scelte responsabili nell’interesse del territorio e della collettività, non mi pare questo stia avvenendo.
Occorre che l’amministrazione Toselli metta un freno a questa proposta dato che è stato ampiamente dimostrato che non esistono motivazioni qualitativamente valide per giustificare un tale stravolgimento, è arrivato il momento di valide risposte, rispetto e chiarezza.