Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di utenti che si lamentavano dei tempi troppo lunghi per l’effettuazione della visita medico legale per il rinnovo della patente speciale di guida a cittadini ferraresi con disabilità.
Il giudizio di idoneità alla guida viene demandato alla competenza della commissione medica locale di cui all’articolo 119, comma 4, del Codice della Strada, che indicherà anche l’eventuale scadenza entro la quale effettuare il successivo controllo, cui è subordinato il rilascio o la conferma o la revisione della patente di guida.
La scadenza entro la quale effettuare il successivo controllo è stabilito dalla commissione medica locale e può variare fino a 5 anni, in relazione alla patologia ed alle condizioni dell’utente. Nella provincia di Ferrara, le liste di attesa per le visite medico legali in parola, hanno una tempistica di circa 6 mesi, ed essendo informatizzate, non consentono il «saltacoda». Pertanto coloro che hanno la patente speciale in scadenza e vogliono rinnovarla, devono prenotare la visita con un anticipo di circa 6 mesi.
Vi sono molti utenti che annualmente oppure ogni due anni, devono sottoporsi a visita medico legale per ottenere il rinnovo della patente di guida. A quali problemi e rischi vanno incontro costoro se non riescono ad effettuare la visita prima della scadenza della patente e non per responsabilità loro? Circa 6 mesi di calendario per aspettare una visita medico legale per il rinnovo della patente di guida in provincia di Ferrara, sono un tempo oggettivamente eccessivo. Considerata l’entità delle richieste di visita alla commissione medico-legale, sarebbe sufficiente costituire un’ulteriore commissione, tra l’altro, prevista dalla normativa vigente e già istituita in un recente passato e per un tempo limitato, proprio all’Azienda USL di Ferrara, per alleggerire il volume complessivo delle richieste e ridurre conseguentemente i tempi di attesa. Grande eco ha avuto nella città, specialmente negli ambienti sanitari ferraresi, la notizia riportata anche dagli organi di informazione locali riguardante il dr. Tiziano Carradori D.G. dell’Azienda O.U. di Ferrara, che nella notte tra martedì e mercoledì 30 agosto è stato vittima di un infarto del miocardio. Ricoverato
con urgenza all’ospedale «G.B. Morgagni-L. Pierantoni» di Forlì è stato subito sottoposto a intervento
di angioplastica coronarica.
La malattia coronarica è una delle più importanti cause di morbilità e mortalità per malattia cardiaca nel
mondo intero.
L’angioplastica è una metodica utilizzata in ambito medico per dilatare un restringimento del lume
(stenosi) di un vaso sanguigno, causato nella maggior parte dei casi dalla presenza di una placca
ateromasica (Area di degenerazione grassa della tunica intima delle arterie di colore giallastro, tipiche
dell’arteriosclerosi dei grossi vasi).
Nel Codice della Strada, tra le «malattie ed affezioni che escludono la possibilità di rilascio del certificato
di idoneità alla guida», si trovano indicazioni ad esempio per i pazienti diabetici insulinodipendenti, i
quali se vogliono continuare a guidare l’automobile devono sottoporsi a visita medico legale per il rilascio
della patente speciale con i rinnovi stabiliti dalla commissione medesima. Analogo obbligo vale per i
pazienti cardiopatici che sono stati sottoposti ad angioplastica coronarica con il posizionamento di uno
o più « stent ». Costoro non potrebbero più guidare l’automobile fintanto che non hanno fatto la
visita medico-collegiale prevista.
Quando un paziente è vittima di infarto del miocardio e viene sottoposto ad un intervento di angioplastica
con il posizionamento di stent, la sospensione della patente di guida per autoveicoli dovrebbe essere
automatica. In caso di incidente stradale, se il conducente di un veicolo coinvolto è un portatore di stent
cardiaci, e non risulta dagli atti, l’assicurazione potrebbe rivalersi.
Anche il dr. Carradori, dopo l’intervento di angioplastica, è affetto da una malattia invalidante che, allo
stato, non gli consentirebbe di condurre un’automobile, se prima non si sottopone a visita medico legale
per il rilascio della patente speciale. Oltre alla sventura dell’insulto cardiaco che ha colpito il D.G.
dell’Azienda O.U. di Cona, a suo carico ci sarà anche l’onere di chi lo dovrà supportare nei trasferimenti
dall’abitazione a Cona e viceversa, per un periodo minimo di circa 6 mesi, perché questo è il tempo di
attesa in provincia di Ferrara per la visita medico legale per il rilascio od il rinnovo della patente speciale
di guida.
Chiediamo ai due D.G. in indirizzo che si attivino, al fine di ridurre un’inutile attesa che dei cittadini, non
solo inermi, ma anche affetti da malattie invalidanti o disabili, devono subire.
Nella giornata di sabato 2 settembre u.s. il dr. Carradori è stato dimesso dall’ospedale di Forlì, e ciò fa
ben sperare per un eccellente recupero. Nel formulare al dr. Carradori i doverosi migliori auguri per una
guarigione completa, gli chiediamo, qualora dovesse trovare la possibilità di effettuare la visita per il
rilascio della patente speciale in tempi inferiori a quelli ferraresi, se usa la cortesia di informare i cittadini
dove questa possa essere erogata più velocemente.
p. il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione
Portavoce: Aldo Ferrante