Otto lavoratori extracomunitari, di cui due clandestini sono stati fermati dalla Guardia di Finanza di Cento mentre distribuivano nella città del Guercino materiale pubblicitario di note catene di esercizi commerciali presenti su tutto il territorio emiliano.
Le Fiamme Gialle hanno fermato in prossimità del centro cittadino, i lavoratori su due furgoni con il loro carico di volantini. Gli accertamenti eseguiti e le interviste effettuate hanno permesso di accertare, dopo le operazioni di identificazione, che due degli otto operai erano clandestini.
L’attività di volantinaggio era stata loro affidata da una azienda specializzata del centese, dalla cui sede gli operai partivano giornalmente per l’attività di distribuzione.
I controlli presso l’azienda hanno consentito di verificare che, non solo i clandestini, ma anche i lavoratori con regolare permesso di soggiorno erano privi di alcun tipo di contratto, pur prestando la loro opera da diverso tempo.
Il titolare dell’azienda è stato denunciato alla Autorità Giudiziaria sia perché ha tratto ingiusto profitto della condizione di illegalità dei due cittadini stranieri identificati, sia perché ne ha favorito la loro permanenza nel territorio dello Stato. Agli operai veniva riconosciuta una paga in nero di 30 € al giorno, per 10 ore lavorative.
In collaborazione con i funzionari dell’Ispettorato Territoriale di Ferrara-Rovigo – Sede di Ferrara, è stato immediatamente adottato e notificato il provvedimento di sospensione dell’attività nei confronti del titolare dell’azienda coinvolta. Per i due clandestini la Questura di Ferrara ha adottato altrettanti provvedimenti di espulsione.
Dai primi accertamenti svolti è risultato che la ditta coinvolta nelle indagini gestisce un importante business nel settore della distribuzione di materiale pubblicitario per conto di primarie società commerciali, senza tuttavia avere mai dichiarato ai competenti uffici del lavoro di avere alle dipendenze il personale necessario: dall’inizio della sua attività un solo lavoratore era stato comunicato ai competenti organi ispettivi e previdenziali.