«Ancora una volta ci troviamo costretti ad intervenire su un fatto che riteniamo gravissimo: la simulazione di un matrimonio gay, “benedetto” dalle maestre nell’Istituto comprensivo, a Poggetto. La scuola non può essere il teatro per certe oscenità, allestite solo per compiacere qualche insegnante incline a socializzare le proprie idee personali.» Va ancora una volta all’attacco sulla questione gay-gender, il commissario provinciale bolognese della Lega Nord, Carlo Piastra, che è anche membro della segreteria federale di Matteo Salvini. Intervenuto assieme all’associazione #Insieme Possiamo non più tardi di un mese fa, per criticare lo spettacolo teatrale in tinte “gender” andato in scena sul territorio e il Festival “Uscire dal guscio”, in programma a Pieve di Cento, Castelmaggiore e San Pietro. «Stavolta, però, siamo andati oltre – sottolinea Piastra – perché ci giunge notizia che in una scuola dell’Istituto comprensivo di San Pietro in Casale si è simulato un matrimonio gay, pare con bacetto finale tra i due maschietti convolati “a nozze”, nella delirante rappresentazione mandata in scena dalle insegnanti. Uno spettacolo di cui non avremmo voluto sentire e che ha coinvolto bambini di terza elementare. Chiaramente, ci uniamo allo sdegno di molti genitori e a quello dell’associazione #Insieme Possiamo. Stiamo riflettendo sulle prossime mosse da attuare – anticipa Piastra, nella sua posizione di effettivo della segreteria di Salvini – sia a livello regionale, che nazionale. Perché questo schifo non si ripeta più ed i responsabili chiariscano le loro azioni.» Intanto, si prepara un’iniziativa il prossimo 9 giugno, a Rio Veggio, sul tema del contrasto all’ideologia gender, da parte del movimento dei Giovani Padani.