I nomi delle 27 vittime del terremoto e del volontario di Protezione Civile morto in un incidente nel corso delle attività post sisma hanno risuonato in piazza Guercino, a Cento, e nel piazzale della chiesa di San Martino, a Buonacompra.
Sono stati accompagnati dai rintocchi della campana di Palazzo del Governatore, riattivata simbolicamente proprio in occasione del quinto anniversario del sisma, e dalla campana che l’Unione Campanari Bolognesi – in particolare il gruppo centese – ha portato e fatto suonare difronte a dove sorgeva il campanile di Buonacompra.
Il loro suono ha costituito il filo conduttore di una commemorazione che ha unito capoluogo e frazioni, tutto il territorio, nel ricordo del terremoto: ‘Voci di Speranza’. Una cerimonia doppia, dunque, durante la quale le altre voci sono state quella potente e calda di John Strada, che ha interpretato un’emozionante versione con chitarra del suo brano ‘Sangue e Polvere’, e quella polifonica del Coro della Val Padana di Casumaro, che ha intonato una suggestiva ‘Signore delle Cime’.
Ad assistervi gli studenti delle scuole medie di Casumaro, di Renazzo, dei plessi ‘Il Guercino’ e ‘Pascoli’.
«Uniamo al ricordo di chi ha perso la vita, la gratitudine – ha affermato il sindaco Fabrizio Toselli -. Ringraziamo le forze dell’ordine, che hanno presidiato e garantito i nostri territori, stando vicini alla popolazione, i Vigili del fuoco e le associazioni di volontariato, che ci hanno enormemente aiutato, senza risparmiarsi, e ci hanno sorretto: senza la loro presenza non avremmo potuto avanzare nell’impegno condotto, in sintonia, da Comuni e Regione. Abbiamo scoperto un’Italia eccezionale, che funziona. A loro unisco il grazie al tessuto economico locale: agli imprenditori che hanno deciso di proseguire la loro attività, tenacemente. Un apporto importante, perché al sisma sarebbe potuto seguire un altro terremoto di ordine sociale».
Poi un messaggio particolare. «Allora abbiamo condiviso tutto e messo in campo grande generosità e solidarietà: quella unione è stata la nostra grande forza. A distanza di 5 anni molte cose sono state fatte e molte ne rimangono da fare: non abbiamo però più lo spirito del 2012. Chiedo di ritornarvi: lavorando insieme, credendo insieme a un risultato per rilanciare il nostro territorio, valorizzando le cose positive. Dobbiamo volere più bene alla nostra città».
A Cento la riaccensione della campana della Torre dell’Orologio, che «deve rappresentare l’accensione di una prospettiva per il futuro e anche di un nuovo modo di rapportarci fra noi, in un clima di unità». A Buonacompra (dove un rintocco è stato dedicato a don Marcello Poletti) l’inizio di un percorso per tornare a fare suonare le campane, i cui rintocchi rappresentano «un segno di rinascita», come ha rimarcato Denis Cariani, con i campanari impegnato sui campanili per il ripristino del suono.
La cerimonia sarà riproposta nei prossimi anni, per «rinnovare il ricordo e per fare in modo che le nuove generazioni siano preparate, per costruire una cultura, pur sperando che non ve ne sia bisogno».