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PARTECIPANZAGATE: “È NECESSARIO FARE CHIAREZZA NEL PIENO RISPETTO DEI CAPISTI” COSÌ BALBONI E LA MAGGIORANZA RISPONDONO ALLA MINORANZA

DiGiulia Borgioli

Apr 28, 2017

di Giulia Borgioli

Si è tenuta ieri mattina, presso la sede della Partecipanza Agraria di Cento, una conferenza stampa indetta dal Presidente dell’Ente, Aproniano Tassinari, per cercare di fare il punto sulla situazione che si è creata in seguito “alle troppe inesattezze dichiarate da alcuni colleghi Consiglieri sulle testate dei vari giornali”.
Durante la riunione si è infatti cercato di fare chiarezza su una serie di punti per i quali maggioranza e minoranza stanno discutendo da ormai alcuni mesi, come ad esempio l’approvazione del bilancio di previsione e la questione legata agli acquisti effettuati in violazione dello Statuto. In assenza del Presidente Tassinari, fuori città per un impegno con l’organizzazione dei Contoterzisti Italiani, gli onori di casa sono stati aperti dal vice presidente Sandro Balboni, che ha sottolineato fin da subito quanto sia incresciosa la situazione di stallo che si è venuta a creare e che evidentemente coloro che ancora oggi stanno bloccando l’Ente con motivazioni tecnicamente inesistenti, hanno come unico obiettivo quello di portare la Partecipanza Agraria ad un commissariamento: “in momenti come questi non vogliamo farci trascinare in guerre personali inconsistenti ed inutili; è necessario fare chiarezza nel pieno rispetto dei Capisti e ci auguriamo che si possa procedere spediti all’espletamento delle pratiche in vista delle prossime divisioni”.
Il primo punto affrontato è ovviamente stato quello riguardante il bilancio di previsione. Nonostante i consiglieri di minoranza continuino ha sostenere che nella seduta del 21 dicembre 2016 non venne approvato perché alla fine della votazione la maggioranza assoluta con non fu raggiunta, nella conferenza di ieri è stato precisato che “secondo l’Art. 18 del Regolamento delle sedute approvato nel ’95, i consiglieri che dichiarano di astenersi non vengono computati nel numero dei votanti” e di conseguenza, dato che all’atto della votazione erano presenti 15 membri dei quali uno non ha partecipato e cinque si sono astenuti, i votanti da conteggiare erano soltanto nove e quindi, nonostante l’ex membro di maggioranza Mirco Gallerani (al quale è stato ricordato che la Regione non ha competenze nel merito del Bilancio) sostenga il contrario, 9 voti erano più che sufficienti per raggiungere la maggioranza assoluta e per approvare il bilancio.
Un’altra accusa mossa dai nove consiglieri della minoranza riguarda le così dette “spese pazze” di questa Amministrazione. A tal proposito Balboni ha voluto precisare che i crediti si dividono in quelli pregressi per i quali si sta cercando la giusta soluzione insieme all’Amministrazione Comunale, dato che sono contratti da oltre 20 anni e mai risolti, e quelli da affitti non riscossi che purtroppo, a causa dell’attuale crisi economica di certo non possono diminuire. Per lo più, a proposito dei prestiti per il terreno delle scuole di Reno Centese, non risulta ancora perfezionato l’iter di un esproprio su quel terreno che “sta provocando mancati incassi per 540.000 euro”. Si tratta quindi di una situazione piuttosto intricata lasciata dalla precedente Amministrazione dell’Ente, che ha obbligato l’ingaggio di professionisti per tentare di trovare una giusta soluzione.
Spazio anche per una risposta all’esposto alla Guardia di Finanza fatto dal magistrato Mirco Gallerani, che “per errori che non sono di natura fiscale, ha obbligato l’Ente a impegnare risorse e professionisti per la propria salvaguardia”, e per gli acquisti fatti in violazione dello Statuto che in realtà, da quanto affermato, sono spese generali da destinare al territorio ormai consolidate dopo aver richiesto per anni preventivi e che anche Gallerani ha votato a suo tempo a favore: “Vorremmo chiedergli se ha sempre rispettato le norme Statutarie o se in certi casi anche lui non ritenesse necessario effettuare certi preventivi”.
Infine, si è discusso della rimozione della discriminante verso le donne per la quale è stato chiarito che è un’ipotesi da sottoporre all’assemblea dei Capisti e che l’aumento ventilato dello stipendio al segretario non è corretto.

Si aggiunge così un altro episodio, alla lunga serie di puntate di quello che ormai da mesi caratterizziamo come partecipanzagate.

maggioranza partecipanza 27 aprile 2017

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