di Giulia Borgioli
“Chiunque veda un Audi A3/A4 (si presume del 2011) con ammaccature nell’anteriore e con o senza mascherina fendinebbia sinistra è pregato nella maniera più totale di segnarsi la targa e comunicarla al nucleo operativo radiomobile di Cento/Renazzo”.
Sono queste le parole del messaggio che le forze dell’ordine avevano lanciato in seguito al misterioso incidente avvenuto mercoledì 5 aprile scorso sulla Rotatoria di Bivio Dondini, e che continuano a diffondere per cercare di dare un volto a chi, probabilmente in modo accidentale, ha urtato Paolo Malagodi, il ciclista di 45 anni di Corporeno che quella notte è stato trovato dai sanitari riverso sull’asfalto vicino alla sua bicicletta, e che tutt’oggi è ricoverato in condizioni ancora critiche all’ospedale Sant’Anna di Cona.
Sono passate ormai più di due settimane da quella chiamata giunta al 118 intorno alle 21.30, eppure, al momento, non è stato ancora possibile ricostruire cosa sia accaduto, se l’uomo sia finito a terra da solo o se sia stato investito da un veicolo che poi si è dato alla fuga senza prestare soccorso. A giudicare dalle condizioni della vittima, l’urto è stato sicuramente piuttosto violento, ma l’unico elemento utile alle indagini degli inquirenti è quella mascherina fendinebbia trovata sul luogo del sinistro, di cui si parla nell’appello lanciato dai Carabinieri.
Resta ancora tutta da chiarire, quindi, la dinamica di questo tragico incidente che oggi costringe il 45enne a lottare tra la vita e la morte, e proprio per questo motivo, il personale del 112 rinnova costantemente il proprio appello: chiunque avesse visto qualcosa è pregato di recarsi presso la Stazione Carabinieri di Renazzo o di contattare il numero di pronto intervento 112.