di Giulia Borgioli
Si è spento questa mattina, all’ospedale Sant’Anna di Cona dopo aver lottato per tanto tempo contro una brutta malattia. Alessandro Frabetti, nato a Cento il 29 settembre del 1947, lascia così la moglie Cinzia e i due figli Federica ed Emanuele. Noto a Cento per aver interpretato il Guercino in molte manifestazioni, era stato nominato consigliere della Fondazione Teatro Borgatti il 18 marzo scorso durante la cerimonia di presentazione del nuovo Cda alla quale appunto non aveva potuto partecipare proprio per motivi di salute. Le esequie sono previste alle 10.30 nella chiesa di Penzale. Al termine la salma sarà tumulata nel cimitero di Penzale.
Da sempre appassionato per il teatro, si è diplomato nel 1963 presso l’Istituto professionale Fratelli Taddia di Cento nel ramo elettrotecnico, per poi cominciare la sua carriera artistica con la “Compagnia Cooperativa Teatro di Cento” sin dagli anni 70, prendendo parte ad alcune rappresentazioni teatrali dialettali fino agli anni 90. Successivamente, pur essendosi dedicato ad altre tipologie di lavori, tra i quali il ruolo di responsabile clienti alla Baltur S.p.a. (fino al 2001) ha interpretato personaggi come il Guercino e il Caravaggio in diverse occasioni, e dopo anni di collaborazione con i vari Assessori alla cultura e con l’ufficio cultura, dal 1997 al 2004 ha ricoperto, con passione, la carica di consigliere nel CDA nella allora ISTITUZIONE TEATRO BORGATTI. Attuale direttore artistico di una compagnia dialettale che opera a livello locale e regionale aveva grandi piani per il futuro tra i quali un progetto nelle scuole elementari per l’alfabetizzazione del dialetto.
“È con profondo dolore che ho appreso della scomparsa del nostro Alessandro Frabetti – ha detto il sindaco di Cento, Fabrizio Toselli, raggiunto al telefono – una persona di straordinario spessore, per generosità e nobiltà d’animo; un uomo appassionato e impegnato, di profonda e autentica cultura; un artista e un amante dell’arte. Cento perde con lui un punto di riferimento, che l’ha profondamente amata e valorizzata. Cercheremo di impegnarci perché i progetti che con lui abbiamo condiviso trovino la migliore concretizzazione, così che la sua opera possa proseguire nel tempo a indelebile ricordo di Alessandro”.
Anche la Presidente della Fondazione Teatro Borgatti Milena Cariani ha espresso il suo cordoglio: “Alessandro era una un uomo di “altri tempi”, una persona umile e galante che amava profondamente Cento e le sue tradizioni storiche. Lo si incontrava in tutti gli ambienti dove si progettava teatro perché tante erano le idee che elaborava con saggezza ed entusiasmo e che metteva generosamente a disposizione di chi glielo chiedeva, per la crescita della comunità. Lo stesso entusiasmo che lo ha portato a rimettersi in gioco nella veste di consigliere del nostro nuovo CDA. Amico, grande uomo, interprete dei più grandi personaggi centesi oltre che direttore artistico di una compagnia di teatro dialettale e di un gruppo di rievocazione storica, si può dire che sia stato davvero parte della storia di Cento. Mancherà a tutti“.