di Giulia Borgioli
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato relativo alla detrazione Irpef per le spese del servizio mensa a scuola.
Le spese sostenute per la mensa scolastica sono ricomprese tra quelle “per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione”, che danno diritto alla detrazione Irpef del 19%. Ai fini della detrazione, il servizio mensa può essere reso dalla scuola, dal Comune o da altri soggetti terzi rispetto alla scuola. La spesa può essere documentata mediante la ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario intestata al soggetto destinatario del pagamento – sia esso la scuola, il Comune o altro fornitore del servizio – e deve riportare nella causale l’indicazione del servizio mensa, la scuola di frequenza e il nome e cognome dell’alunno.
Se è previsto il pagamento in contanti o con altre modalità (ad esempio, bancomat) o l’acquisto di buoni mensa in formato cartaceo o elettronico, la spesa potrà essere documentata mediante attestazione, rilasciata dal soggetto che ha ricevuto il pagamento o dalla scuola, che certifichi l’ammontare delle spesa sostenuta nell’anno e i dati dell’alunno o studente. Tale attestazione è esente da imposta di bollo. Si ricorda, infine, che la legge di bilancio 2017 ha modificato l’importo massimo agevolabile (per alunno o studente) delle spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e secondarie di secondo grado. La detrazione del 19% potrà essere calcolata: per il 2016, su 564 euro; per il 2017, su 717 euro; per il 2018, su 786; dal 2019, su 800 euro.