A passo di corsa, cadenzato dal ritmo degli ottoni della fanfara. Il luccichio dei piumetti con le piume al vento. Ha riempito di suggestioni, note e calore il centro di Cento il raduno provinciale dei bersaglieri che si è svolto domenica 18 a Cento, organizzato dell’Associazione Nazionale Bersaglieri e sposato dall’Amministrazione comunale.
Lo schieramento nel piazzale della Rocca e l’emozionante cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dall’Inno d’Italia intonato dalla Fanfara Bersaglieri di Scandiano, hanno aperto una straordinaria giornata cremisi.
«Per noi è un grande onore ospitare questo evento – ha affermato il sindaco Fabrizio Toselli -. Ed è stato un piacere poterlo inserire nelle manifestazioni che accompagnano queste nostre festività, poiché riteniamo importante poter fare conoscere e apprezzare i militari a tutta la comunità per il loro fondamentale operato. Il corpo dei bersaglieri incarna quei valori della patria che vogliamo trasmettere ai nostri giovani. Non possiamo non ricordare tutti i bersaglieri che hanno combattuto fino all’estremo sacrificio per lasciarci un Paese libero e democratico, l’impegno quotidiano e nelle missioni all’estero, l’apporto nei momenti difficili delle emergenze. Per tutto questo vi ringraziamo».
La festa cremisi ha celebrato la patrona dei bersaglieri, la Madonna del Cammino, e ha tenuto a battesimo la fusione delle sezioni centese ‘Remo Tassinari’ e vigaranese ‘Alceo Contri’ nella sezione Alto Ferrarese.
«La nuova sezione – ha affermato il presidente provinciale Anb Gabriele Strozzi -. È nata dall’unanime volontà di riunire sotto un unico labaro i tanti bersaglieri di tutto questo territorio, per tramandare sempre gli insegnamenti del nostro fondatore Alessandro La Marmora. Siamo qui oggi, con i nostri piumetti, la nostra fanfara, per divulgare e difendere gli ideali irrinunciabili quali l’amor di patria, l’onore, la dignità e il senso del dovere».
Gli ha fatto eco Alessandro Berselli, presidente della neonata sezione. «Il fine profondo delle nostre manifestazioni è trasmettere attraverso il passo di corsa al ritmo irresistibile suonato dalle nostre fanfare, entusiasmo, forza, vitalità, brio. Per cercare di affermare che i valori autentici della società esistono ancora, che l’aggregazione sociale è possibile, che l’amor di patria non è un’utopia, ma una realtà sempre viva e attuale».
Il corteo ha sfilato fra gli applausi per le vie cittadine, sostando per la deposizione della corona al Monumento ai Caduti di via Matteotti. Durante la messa, celebrata da monsignor Stefano Guizzardi nella chiesa di San Lorenzo, è stato benedetto il labaro della sezione Alto Ferrarese, che rende onore al tenente colonnello Alceo Contri e al sergente Remo Tassinari, bersaglieri del 5° e 9° reggimento bersaglieri, nativi di Bondeno e di Cento: valorosi fanti piumati cui è stato dedicato, alla presenza delle famiglie, il vessillo.
Poi di nuovo nel piazzale della Rocca per gli onori finali. A quel passo di corsa che affascina grandi e piccini, accompagnato dagli applausi e dall’affetto dei cittadini.
Nel pomeriggio, al Teatro Pandurera, il Concerto della Fanfara Bersaglieri di Scandiano, poi nel tardo pomeriggio la chiusura con l’ammainabandiera.