Nella mattinata di ieri, sabato 26 novembre, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ferrara Tenente Colonnello Andrea Desideri ha consegnato degli “Encomi Semplici”, ossia delle attestazioni di merito per comportamenti particolarmente coraggiosi, ovvero altamente professionali, che alcuni Carabinieri della Provincia di Ferrara hanno mantenuto nel corso del loro servizio .
Di seguito i fatti che hanno portato alla consegna degli attestati ai cinque militari.
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Il 28 ottobre 2015, alle ore 00,20 circa, l’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Portomaggiore composto dall’Appuntato Scelto SALVIONI Daniele e dall’Appuntato CATALDI Alessandro, nel corso di un servizio perlustrativo si recava in Masi Torello perché i familiari di un uomo di 45 anni del luogo, ne avevano denunciato la scomparsa non avendo questi fatto rientro presso la propria abitazione nell’orario previsto. Appreso che da ben 4 ore non si avevano notizie di dell’uomo, i militari iniziavano le ricerche percorrendo i tratti di strada che lo stesso abitualmente percorreva in bicicletta tornando dal luogo di lavoro. Dopo aver effettuato un’ampia battuta nella zona, percorrendo a piedi diversi tratti di strada fitti di vegetazione ed al buio totale, verso le ore 00,45 giunti in località Sant’Anna, nei pressi dello svincolo della superstrada Ferrara-Comacchio, la loro attenzione veniva richiamata da ripetute urla di aiuto provenienti da una scarpata ove, in mezzo ad una fitta boscaglia, all’interno del canale d’irrigazione, trovavano il disperso sommerso dalla melma fino al collo ed impossibilitato a muoversi. I militari riuscivano con fatica a raggiungere il malcapitato che era completamente immobilizzato dal fango e riuscivano ad estrarlo dal canale con estrema fatica e dopo vari tentativi, utilizzando anche rami e tronchi reperiti sul luogo.
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Due Sottufficiali della Stazione Carabinieri di Comacchio, il Maresciallo Capo Piergiorgio Folli ed il Maresciallo Ordinario Diego Trentalange a conclusione di un’articolata attività investigativa condotta principalmente con metodi tradizionali, traevano in arresto sul finire dello scorso anno un giovane del luogo responsabile di rapina aggravata. I fatti risalgono all’ottobre del 2015 allorquando un’anziana signora del posto si recava, nella tarda mattinata, presso l’Ufficio Postale di Comacchio per prelevare la propria pensione. Dopo essersi diretta allo sportello, ed aver compiuto l’operazione, usciva dall’Ufficio Postale e riprendeva la via di casa allorquando si accorgeva che un giovane, vestito di scuro e con il cappuccio della felpa in testa, la seguiva a breve distanza. Infastidita dall’atteggiamento del giovane, l’anziana si voltava di scatto e gli chiedeva se avesse bisogno di qualche cosa. Il giovane, evidentemente sorpreso dalla fermezza della donna, si vedeva costretto a dare repentina attuazione ai suoi intenti delittuosi, afferrando la malcapitata per il collo e sbattendola violentemente sull’asfalto, prima di sottrarle la borsetta dove era contenuta la pensione appena ritirata. Tale azione, seppur improvvisa e violenta, consentiva all’anziana di notare importanti e caratterizzanti particolari dell’aggressore, il cui travisamento, attuato attraverso il cappuccio calato sul volto, nella concitata fase dell’aggressione, era venuto meno. L’immediato avvio della conseguente attività investigativa, nonostante le difficoltà oggettive connesse con l’esiguità dei particolari riferiti dalla vittima, prendeva spunto dalla meticolosa valutazione degli elementi raccolti, che consentivano comunque di focalizzare l’attenzione su un soggetto, l’indagato, già noto alle Forze dell’Ordine poiché gravato da svariati precedenti, anche di natura specifica. Il soggetto, una volta individuato, veniva compiutamente identificato, e sottoposto in foto al vaglio della vittima. Tale attività consentiva di attribuire univocamente le responsabilità dei fatti all’indagato, a carico del quale l’Autorità Giudiziaria di Ferrara emetteva una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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Il Maresciallo Aiutante Giovanni Santagata, al momento Vice Comandante della Stazione Carabinieri di Cento, è stato premiato per un episodio risalente al maggio del 2011 allorquando, in forza allo Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori” di Calabria, Reparto d’elite dell’Arma impegnato in prima linea in battute e rastrellamenti sull’Aspromonte alla ricerca di latitanti e pericolosi criminali, nel corso di un’operazione di servizio avuta notizia della presenza di un catturando, conduceva un’articolata e accurata perquisizione di uno stabile, al termine della quale riusciva ad individuare e trarre in arresto il pericoloso latitante. L’uomo, membro di spicco di una consorteria mafiosa, tentava di eludere la cattura nascondendosi in un tramezzo ricavato all’interno di un armadio a muro.