LA SITUAZIONE DI POVERTA’
In Italia, le famiglie che si trovano in condizione di povertà relativa sono 2 milioni 653 mila e rappresentano l’11,1% delle famiglie residenti; nel complesso sono 7 milioni 542 mila gli individui poveri, il 12,8% dell’intera popolazione (dati Istat 2007). La situazione si sta ulteriormente aggravando per lo stato di crisi economica che sta investendo gran parte delle industrie e del commercio mondiale. Lo stato di incertezza economica che ha colpito nell’ultimo periodo gran parte delle aziende del territorio, sta portando ad aggravarsi il numero di casse integrazioni e il numero di licenziamenti che hanno coinvolto a volte tutte le fonti di reddito famigliare. Si presenta quindi una situazione socio-economica ricca di problematicità e tesa a far emergere sempre in maniera più incisiva quelle che sono comunemente chiamate le nuove povertà. Questo è visibile nei grandi centri, ma anche e soprattutto nelle zone periferiche che si trovano in ritardo sullo sviluppo economico.
IL NOSTRO TERRITORIO
La maggior parte dei comuni di Ferrara rientra in questi territori deboli. In quest’area, il tasso di disoccupazione è pari al 7% (che nell’ultimo periodo ha avuto un incremento sostanziale), risultando superiore di diversi punti rispetto al livello regionale, che vede un tasso del 2,9% (dati dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’E. R.). Il dato negativo riguarda in particolare le giovani donne. Anche a livello di istruzione, nell’area della bassa ferrarese, è fra i più bassi di tutta la regione. Per quanto riguarda poi il sistema produttivo in quest’area, esso vede l’intreccio fra persistenza di aspetti di marginalità rurale e il mancato decollo di un modello di industrializzazione autonomo (rispetto a quello regionale) nella zona industriale di Ferrara. A questo va aggiunto che, negli ultimi mesi le poche piccole e medie industrie presenti stanno affrontando periodi di crisi di ordini e di lavoro che stanno dilapidando la maggior parte della forza lavoro. Molti di questi fattori determinano infatti, vasti strati deboli presenti nel territorio ferrarese, che sono costituiti sia da famiglie monoreddito, da anziani, ma anche da famiglie numerose che si trovano improvvisamente con uno o tutti e due i genitori senza occupazione, oppure lavoratori che sono costretti a subire cambi continui di occupazione, determinati dalla presenza dei lavori stagionali. Un’altro fattore, emergente negli ultimi anni, riguarda le separazioni e i divorzi. Questi dati, che non vogliono certo risultare definitivi per la descrizione del territorio, riportano alcuni problemi che incidono profondamente nella vita economica e sociale. Alcune di queste situazioni di povertà sono affrontate dalle molte Associazioni di Volontariato presenti nel nostro territorio, ma tantissime altre rimangono nell’ombra, proprio perchè appartenenti a categorie diverse e determinate dall’insorgere di fattori non prevedibili. L’intervento per affrontare il fenomeno della povertà e delle situazioni di disagio non può certo ridursi a predisporre “supermercati gratuiti” per chi ha bisogno, ma necessita di una risposta adeguata al bisogno sia materiale che umano dell’uomo, così come emerge soprattutto in queste circostanze di disagio. Inoltre, nel territorio ferrarese, le stime fornite dalle associazioni coinvolte, dicono che anche le risorse alimentari sono poche sia rispetto al bisogno, stimato in 10.000 persone, sia rispetto al desiderio di impegnarsi nella realtà manifestata da molti volontari.
L’ATTIVITA’ DEL BANCO ALIMENTARE
A LIVELLO NAZIONALE
Il Banco Alimentare nasce quindici anni fa dall’incontro di un industriale , Danilo Fossati, Presidente della Star, e un sacerdote, Mons. Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, insoddisfatti nel vedere inutilizzati alimenti in buone condizioni e consumabili, ma non più vendibili per errori di etichettatura, sovrapproduzione o confezionamento imperfetto.
Decidono così di proporre anche in Italia l’esperienza del Banco Alimentare conosciuta in Spagna. Sorge così nel 1989 a Milano il primo Banco Alimentare, come fondazione regionale riconosciuta.
Scopo del Banco Alimentare è quello di recuperare gratuitamente le eccedenze alimentari (liberando così le aziende produttrici e della distribuzione dai problemi di smaltimento) e ridistribuirle, sempre gratuitamente, agli enti ed associazioni legalmente riconosciuti che operano nel settore dell’ assistenza socio-caritatevole.
Oggi il Banco Alimentare è un’organizzazione senza scopo di lucro, ente morale riconosciuto dal Ministero degli Interni con decreto del 03/01/1996 e conta 20 sedi regionali.
Oltre duecento aziende fra le più importanti del settore produttivo alimentare ed alcune grosse catene della distribuzione conferiscono gratuitamente alla Fondazione Banco Alimentare migliaia di tonnellate di prodotti.
Il Banco Alimentare è da alcuni anni interlocutore dell’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) nella distribuzione delle eccedenze alimentari raccolte da questa azienda pubblica.
Negli ultimi anni il Banco Alimentare ha continuamente aumentato il volume delle derrate distribuite (78.270 tonnellate) agli enti assistiti che oggi sono complessivamente più di 8.000 aiutando tantissime persone nelle forme più diverse di bisogno che emergono dalla società: attraverso ospitalità ed aiuto a ragazzi a rischio, infanzia con problemi, portatori di handicap, recupero di tossicodipendenti, assistenza famiglie indigenti, mense popolari, extracomunitari ed altro.
L’azione del Banco Alimentare nasce grazie ad una esperienza che vede nella condivisione del bisogno degli altri un fattore ineliminabile per realizzare se stessi.
LA GIORNATA NAZIONALE
DELLA COLLETTA ALIMENTARE
Accanto alla quotidiana attività, la Fondazione ha promosso la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, una scommessa che si svolge da 20 anni e che tutti gli anni viene vinta, non appena per il numero crescente di tonnellate di alimenti raccolti, ma perché scommette sul cuore dell’uomo che di fronte al bisogno risponde con il gesto più semplice e concreto di cui è capace: la carità. La Colletta Alimentare dello scorso anno ha fruttato la raccolta di 9.600.000 kg di generi alimentari per un valore di oltre 27.000.000 euro, grazie al generoso impegno di circa 100.000 volontari, all’adesione di alcune delle più importanti catene della distribuzione e soprattutto grazie ai circa 5.000.000 di italiani che in quel giorno hanno deciso di comperare qualche cosa in più e donarlo al Banco Alimentare.
I quantitativi raccolti durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare raggiungono il 10% dei beni distribuiti durante l’anno.
Gli alimenti raccolti durante questa giornata sono sempre più indispensabili nell’attività di assistenza agli enti caritativi operanti nel territorio, dato che alcuni prodotti ( alimenti infanzia, omogeneizzati, carne in scatola…) non pervengono dai canali di approvvigionamento.
Nella zona di Cento nell’edizione passata della Colletta Alimentare sono state raccolti oltre 12.736 chilogrammi di generi alimentari in 14 punti vendita, coinvolgendo più di 200 volontari.
Quest’anno la GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTAALIMENTARE è stata organizzata per Sabato 26 novembre.
I punti vendita coinvolti nella zona di Cento sono:
BENNET di CENTO – Via Loves, 2
COOP ADRIATICA di CENTO – Via Bologna, 2/4
DPIU’ di CENTO – Via Dante Alighieri
FAMILA di CENTO – Via Bologna (Centro Comm.le 102)
INTERSPAR di CENTO – Via Ferrarese, 23
LD – Via Ferrarese, 41
LIDL di CENTO – Via Garibaldi, 1
COOP RENO di RENAZZO – Via Alberelli, 6
CRAI di RENAZZO – Via Pilastro, 15
MINIMARKET di CORPORENO– Via Statale, 23
COOP RENO di CASUMARO – Via per Finale Emilia
FORNO ZANGHERINI di CASUMARO – Via Bondenese, 206
IL CASARO di DOSSO – Via Verdi, 86
COOP RENO di S. AGOSTINO – Via Statale per Ferrara, 176
ANTOLINI MARIO di BUONACOMPRA Via Bondenese, 206
FERRANTI ALDA di RENAZZO Via Renazzo, 117
ALBERTINI ENRICA di CENTO Via Penzale, 25
MARCHESINI GABRIELE di CENTO Via Matteotti, 32
ARDIZZONI FRANCA di XII MORELLI Via Maestrola, 46/B
BALDINI GIANNI di CENTO Via Donati, 11
CERESI AUGUSTO di CENTO Via Ugo Bassi, 29
TOSELLI STEFANO di RENAZZO, Via IV Novembre, 5
ZAPPATERRA ANDREA di XII MORELLI Via XII Morelli,67
GOVONI ALBERTO di CENTO Via Ugo Bassi, 21
RONCARATI KATIA di CENTO Via Risorgimento, 17/B
FORNO PALLADINO di CENTO Via Provenzali,1
FORNO PALLADINO di CENTO Via Donati, 7