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FERRARESI (M5S): PRESENTERÒ INTERROGAZIONE SCRITTA A MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO SU FUTURO DELLA LAMBORGHINI CALOR

DiGiuliano Monari

Nov 24, 2016

Alla luce di quanto emerso in quesito giorni nell’ambito della trattava sul futuro della Lamborghini Spa di Dosso tra sigle sindacali e Gruppo Ferroli, che gestisce disastrosamente l’azienda dal 2002, e in relazione al cambio di passo annunciato dal gruppo sul processo di dismissione dello stabilimento e del suo trasferimento nel veronese, presenterò un’interrogazione scritta al Ministro dello Sviluppo Economico Calenda – lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle Vittorio Ferraresi. All’evidente mancanza di capacità gestionale del Gruppo Ferroli – prosegue Ferraresi -, ampiamente dimostrata dalla travagliata storia fatta di ristrutturazioni dei debiti e di tagli al personale, si somma, come emerge dalle dichiarazioni di questi giorni, il totale disprezzo non solo delle condizioni e del futuro dei lavoratori, ma anche il disinteresse per la parola data durante le trattative che si sono svolte a settembre al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, nel quale il Gruppo aveva espresso la propria disponibilità al dialogo. Questo non è avvenuto e la Ferroli, con decisione unilaterale, ha deciso di strappare, imprimendo un’accelerazione al piano di dismissione dello stabilimento di Dosso e di trasferimento dei settori commerciale, amministrativo e logistico e san Bonifacio, in provincia di Verona. Sul versante dei lavoratori, la scelta è ora tra la fucilazione e la ghigliottina: 38 su 44 considerati in esubero saranno messi in cassa integrazione a zero ore, l’anticamera del licenziamento, per i quali è stata richiesta – e negata, salvo casi rarissimi – la possibilità di rotazione dei turni; l’azienda concederà poi, su richiesta dei sindacati, un incentivo alla mobilità di soli 300 euro divisi in due rate e a coloro ai quali sarà chiesto il trasferimento, una quota per il disagio, ma solo in via temporanea. Alla richiesta dell’azienda di anticipare il prossimo incontro al primo dicembre, i sindacati hanno dato una risposta affermativa ma strettamente vincolata alla reale disponibilità del gruppo a dialogare in maniera costruttiva. Per tutti questi motivi voglio esprimere la mia vicinanza e la mia solidarietà ai lavoratori e mi impegno a rivolgere un’interrogazione a risposta scritta al Ministro Calenda al fine di spingerlo ad assumersi pubblicamente e ufficialmente la responsabilità circa il futuro dello stabilimento, di cui si era fatto garante e testimone al tavolo di settembre, per poi scomparire nel nulla lasciando decine di persone nell’incertezza circa il loro destino e quello delle loro famiglie.

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