Il Gruppo Spontaneo Cento in Movimento, riguardo alle modalità di attuazione della raccolta porta a porta dei rifiuti nel Comune, nutre diverse perplessità. In generale siamo favorevoli al porta a porta: in occasione della Commissione Consiliare Ambiente del 07/03/2013, da noi convocata tramite il Presidente Cosma Tassinari, abbiamo anche proposto all’Amministrazione iniziative per il maggiore coinvolgimento della popolazione. Un progetto simile a quello utilizzato dal comune di Acerra, che premia i cittadini virtuosi e aiuta i commercianti. Progetto proposto al presidente della Commissione ambiente il 18/12/2012. Purtroppo abbiamo il forte sospetto che le modalità attuative della raccolta di Cento la renderanno debole e inefficace, vanificando gli sforzi per la separazione e l’impegno economico dei cittadini. Abbiamo posto in diverse occasioni domande sui dettagli del Piano al Sindaco Lodi, all’Assessore Pedaci e al personale di CMV che cura la comunicazione. Perché un sistema già abbondantemente sperimentato in una zona del Comune deve attendere diversi mesi per essere esteso a tutto il territorio? Questi ritardi porteranno ad un aggravio per i contribuenti, visto che all’aumentare del ritardo aumentano le sanzioni per i Comuni inadempienti. Non è ovvio che, lasciando i cassonetti della frazione non riciclabile incustoditi e su suolo pubblico, i cittadini preferiranno continuare a buttare lì la maggior parte dei rifiuti e soprattutto l’umido? (A riprova di ciò non si trova un Comune, fra quelli censiti nei vari rapporti dell’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente e di Legambiente -“Comuni Ricicloni”-, che adotti questo sistema). Quali sono le voci di costo tenute in considerazione per l’avvio e l’esercizio del porta a porta? Dove andranno a finire i rifiuti suddivisi per varie frazioni, e soprattutto quelli delle frazioni indifferenziata e umida? E dove verranno smaltite le ceneri derivanti dalla combustione dei rifiuti dell’inceneritore di Ferrara correlate a Cento? Il nuovo sistema permetterà ai cittadini di Cento di evitare il pagamento delle multe che la Commissione Europea prevede per la mancata raccolta differenziata, e che il Comune riscuoterà tramite un aumento delle imposte? A queste domande, poste in particolare alla riunione con la cittadinanza del 16/07/2013, le risposte sono sempre state evasive. Per i tempi lunghi e per la questione del cassonetto incustodito è stato evocata la necessità di dar tempo ai cittadini di riprendersi dallo shock del terremoto; inoltre ci dovrebbero essere non meglio specificati adattamenti del piano in corso d’opera, per svariati aspetti dello stesso. Per quanto riguarda le previsioni di bilancio per l’operazione non invece arrivata alcuna risposta. Vista la mancanza di comunicazione, alle domande più tecniche si sono sommate diverse domande “politiche”. La prima e più importante è: com’è stato possibile per l’amministrazione valutare ed approvare il piano nei suoi aspetti tecnici ed economici, se permangono tante incognite sullo stesso? Le incognite sono veramente tali oppure le risposte ci sono, ma si preferisce non renderle note perche sarebbe “scomode ” per Lodi, la Giunta e la CMV? La scelta di mantenere il cassonetto dell’indifferenziato in strada è stata veramente fatta per tutelare il cittadino? O piuttosto Lodi vuole tutelare l’interesse di HERA, che ha bisogno di rifiuti per mantenere redditizio l’inceneritore di Ferrara nonostante i dubbi emersi sulla salubrità delle emissioni e le normative europee che ne impongono la futura dismissione? Il terremoto del 2012, spesso evocato da Pedaci e da CMV, costituisce davvero un freno insormontabile per i cittadini oppure è banalmente usato come giustificazione per ritardare decisioni ormai inevitabili ma impopolari? Come mai la comunicazione ai cittadini è stata delegata a figure che, pur competenti, non ricoprono ruoli per cui possono rispondere ai quesiti? L’Amministrazione Lodi sembra per l’ennesima volta evitare intenzionalmente un confronto serio con la cittadinanza. Preferisce forse procrastinare decisioni che sono di sua esplicita competenza, per farle affrontare a giunte future ed evitare di esporsi personalmente? Altre Amministrazioni, come quelle del comprensorio Reno-Galliera, hanno tenuto un atteggiamento più trasparente e aperto; sarà forse per questo che nelle stese condizioni di disagio dovute al sisma la raccolta porta a porta è stata avviata in breve tempo ed è a regime senza particolari difficoltà, con un sostanziale consenso dei cittadini. Il Sindaco di Cento e i suoi Assessori sembrano invece ancora una volta avere un atteggiamento di superiorità nei confronti degli elettori. In questo dimostrano una concezione miope ed antiquata della politica, che li porta a gestire la cosa pubblica come se la scelta elettorale fosse l’unica occasione di espressione popolare. Noi riteniamo che le cose stiano in modo molto diverso, e che certe scelte cruciali nella gestione del nostro territorio devano essere condivise con i diretti interessati. Rimaniamo in attesa di ricevere informazioni, che sia l’Amministrazione o la CMV a fornirle per noi non fa differenza. Ci chiediamo però dove si sia verificato lo stop alla consegna di documentazione che, secondo la normativa ed il buonsenso, dovrebbe essere di dominio pubblico.