«L’arrivo di richiedenti asilo a Sant’Agostino, nel più totale silenzio delle Istituzioni, che non hanno ritenuto nemmeno necessario avvisare la popolazione, rappresenta l’ennesimo affronto. Perpetrato dal Governo a guida Pd, con il concorso del commissario di un Comune terremotato.» E’ duro l’attacco del capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, all’indomani dell’arrivo di nove profughi (presumibilmente, africani) in un hotel di Sant’Agostino. Un’azione concertata dal Governo, attraverso la Prefettura, e dal commissario del Comune: «Sono profondamente deluso e indignato dal sistema di accoglienza messo in piedi a livello nazionale dal Governo a guida Pd – dice Alan Fabbri –. Perché inviare “clandestini” in un centro terremotato dell’Alto Ferrarese, dove peraltro non c’è nemmeno un sindaco eletto a guidare il paese, è un fatto molto grave. Abbiamo sempre detto che riteniamo sbagliato inviare i richiedenti asilo nei comuni del cratere, dove la ricostruzione è ancora in corso e dove molte persone sono tuttora fuori dalle proprie case. Invece, in sordina, senza nemmeno aver detto nulla ai cittadini, assistiamo a questo ennesimo affronto», attacca Fabbri. «Evidentemente – conclude il capogruppo leghista – il prefetto Tortorta, non trovando sponda dalla parte dei sindaci, si affida ai propri commissari prefettizi, per sistemare alcuni dei migranti che continuano a sbarcare sulle nostre coste.» Esprime disappunto anche il segretario della sezione “Vecchio Reno” del Carroccio, Gianfranco Guizzardi: «Stiamo verificando quello che sta accadendo a Sant’Agostino – dice Guizzardi –, ma siamo pronti a chiedere un incontro chiarificatore con il commissario, Adriana Sabato, alla quale esprimeremo la nostra protesta.»