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PARTECIPANZA: LA LISTA ‘Insieme per la Partecipanza” preoccupata per i prossimi espropri

DiGiuliano Monari

Set 12, 2013

Di Giuliano Monariesterno partecipanza (1)

C’è preoccupazione tra i consiglieri di Insieme per la Partecipanza Renato Borgatti, Sandro Balboni, Raffaele Gilli Marco Gallerani dopo le recenti deliberazioni del Consiglio Comunale in materia di esproprio di alcuni terreni della Partecipanza per ospitare nuovi plessi scolastici a Reno Centese, XII Morelli, Alberone e un parcheggio a Casumaro. “A seguito della recente approvazione a maggioranza del Consiglio comunale di Cento, della variante urbanistica al Piano Regolatore per l’esproprio di terreni destinati ad ospitare nuovi plessi scolastici a Reno Centese, XII Morelli, Alberone e un parcheggio a Casumaro, tutti di proprietà della Partecipanza di Cento, il gruppo Insieme per la Partecipanza esprime viva preoccupazione per lo scenario che potrebbe presentarsi nel prossimo futuro”. Sono i consiglieri Renato Borgatti, Sandro Balboni, Raffaele Gilli Marco Gallerani  ad esprimere le loro perplessità: “Per dichiarazione della stessa Amministrazione Lodi – spieganio -: “entro 60 giorni si dovrebbe raggiungere (tra Comune e Partecipanza) un bonario accordo sull’esproprio”. E’ proprio su questo “bonario” che ci permettiamo di porre l’attenzione. In occasione dell’ultimo Consiglio, il Presidente Draghetti della Partecipanza ha dichiarato che: “il Comune avvia la procedura di esproprio dei nostri terreni, solo per snellire i tempi e le procedure burocratiche”. Non ci sarebbero quindi, all’origine dell’esproprio, ragioni economiche, ossia, di pagare a costi molto ridotti i terreni. Anche perché, per quanto riguarda il terreno di Reno Centese, si era già stipulato un contratto con una valutazione equa del terreno e non si capirebbe perché ora si dovrebbe arrivare a costi d’esproprio”. E aggiungono “che la Partecipanza di Cento (che non è un Ente benefico, una Fondazione, un’Opera Pia o altro di simile) ha contribuito fattivamente al post terremoto, con una donazione di ben 200mila euro per una scuola materna ad Alberone, oltre ai terreni espropriati dalla Regione Emilia Romagna per ospitare i moduli abitativi dei terremotati, ci poniamo l’interrogativo di cosa potrebbe succedere se non si dovesse raggiungere questo “bonario accordo” tra le parti. Non si vorrebbe esser accusati di insensibilità o altro, perché sarebbe veramente paradossale, oltre che strumentale e falso”. i quattro consiglieri auspicano “che l’Amministrazione Lodi abbia davvero l’intenzione di riconoscere alla Partecipanza eque valutazioni e concreti indennizzi dei terreni – attingendo dai fondi post terremoto sicuramente richiesti dal Comune alla Regione – perché in caso contrario, si porrebbero le condizioni di dover avviare una causa civile, da Parte dell’Ente, in contestazione all’esproprio che, secondo pareri legali già richiesti, non è possibile subire da parte di un Ente di 3000 proprietari (i capisti). Ciò porterebbe ad un blocco delle procedure e quindi ad una dilatazione dei tempi di costruzione delle scuole troppo ampli per esser sopportati dalle famiglie degli alunni e dall’intera società civile centese”. ed infine chiedono “al Presidente Draghetti di comunicare al più presto al Consiglio della Partecipanza, i termini della possibile intesa con il Comune di Cento, così da poterli discutere come amministratori”.

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