Di Marco Cevolani – Fotoservizio di Denis DINELLI
Serata animata, come era facile prevedere, quella che si è tenuta ieri sera (10 agosto per chi legge, ndr) presso la sala polivalente di Alberone per discutere di Cispadana.Chiara e netta la posizione dei cittadini che di autostrada proprio non ne vogliono sentir parlare: un’autostrada – come è stato ribadito dai più, anche con interventi piuttosto accesi – che non serve assolutamente a nulla – ricordiamo che sarà un’autostrada a sole due corsie per senso di marcia – se non a fare da semplice bretella tra la Modena-Brennero e la Bologna-Padova. Un’autostrada che sconvolgerà irrimediabilmente il nostro paesaggio, con forti e negativi impatti sull’ambiente e sulle coltivazioni.
Se la popolazione di Alberone è apertamente contro l’autostrada, differente invece sono le considerazioni per una strada a scorrimento veloce che a detta dei molti sarebbe “meno impattante”.
Alla serata sono intervenuti i Sindaci di Finale Emilia e Cento – i due comuni maggiormente interessati – che hanno espresso le loro perplessità e proposte sulla questione.
Il Sindaco Toselli ha ribadito, a più riprese, che il tracciato presentato per la Giunta centese è irricevibile e che si attiverà con incontri anche a Roma, per una sostanziale modifica, proponendo anche l’ipotesi di una strada a scorrimento veloce.
Per quanto riguarda invece il Comune di Finale Emilia, sarà presentato, in seno al Consiglio Comunale, un ordine del giorno che preveda un chiaro NO alla Cispadana.
La serata si è animata quando è stato chiesto pure al sindaco Toselli di fare altrettanto, proposta respinta, dato che, come ha ribadito il sindaco di Cento “la serata era stata organizzata con altri scopi e non si poteva prendere in quella sede questo tipo di decisioni”.
“ARPAE – spiega Nelson Zagni da sempre contro la Cispadana – nel proprio parere evidenzia inoltre che i maggiori impatti dovuti al secondo tratto dell’alternativa C2b, fra i maggiori di tutta l’opera, si verificano nell’attraversamento della frazione di Alberone, con un impatto acustico di consistente entità su numerose abitazioni: in assenza di mitigazioni, i limiti legislativi risultano superati fino a circa 15dBA in periodo diurno”
Altro elemento di preoccupazione, sempre riguardante l’impatto ambientale, è sulla natura del materiale terroso che sarà impiegato per costruire l’autostrada: da dove sarà preso? Ci sarà il rischio che “in mezzo” ci vadano a finire rifiuti tossici provenienti da chissà dove? Nessuno vuole fare allarmismi ma queste preoccupazioni sono emerse tra alcuni dei presenti al dibattito.
Il destino della Cispadana è legato a doppio filo con la Tirreno Brennero, “un nastro d’asfalto nel bel mezzo nella bassa pianura parmense, territorio di vocazione del Parmigiano-Reggiano.”
Il problema, come evidenziato anche da Fabrizio Toselli, è che ogni tipo di eccezione e controproposta andava fatto prima, ormai è tardi.
Ora effettivamente, per avere voce in capitolo, bisognerebbe coinvolgere tutti i comuni interessati oppure, come suggerito da qualcuno, raccogliere firme fra i cittadini, un consistente numero di firme, perché in democrazia conta, più che la forma, la quantità dei numeri.