“Leggo con stupore le parole del prefetto Tortora sull’accoglienza agli immigrati irregolari e la sterile polemica innescata dal sindaco Tagliani sulle quote. Ribadisco, se ancora ce ne fosse bisogno, l’assoluta indisponibilità del Comune di Bondeno ad accogliere immigrati irregolari – e perciò dal passato ‘fantasma’ – sul nostro territorio. Siamo un Comune terremotato che vive nell’emergenza post sisma (come sancito anche dal governo): la nostra priorità assoluta è ricostruire la casa a chi l’ha persa sotto le scosse del terremoto, non assegnare alloggi e mantenere ‘fantasmi’ dal passato ignoto che arrivano da oltremare, spesso sotto la spinta della criminalità organizzata. Per questo continueremo a scoraggiare con tutti i mezzi e le energie in nostro possesso l’accoglienza – anche da parte di privati – di immigrati irregolari, altrimenti detti clandestini”. Lo dice il sindaco di Bondeno Fabio Bergamini replicando alle parole del prefetto Michele Tortora e del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani sull’accoglienza.
“Con profondo rammarico e grande indignazione rilevo che logica degli espropri proletari sembra non aver abbandonato una certa sinistra che, quando non ottiene col consenso della gente ciò che vuole, cerca di prenderselo con la forza – dice Bergamini -.
Il sistema dell’accoglienza messo in piedi dal governo non può reggere.
Siamo legati a continui sbarchi, cosa incontrollata per definizione. Per ammissione degli esponenti locali del partito di governo la situazione è già fuori controllo. Non accetto quindi di prestare il fianco all’anarchia. Se il governo ha scelto di subire l’immigrazione invece di gestirla, noi scegliamo di opporci a queste logiche dannose, con profondo senso di responsabilità nei confronti dei nostri cittadini, che meritano sicurezza. Oggi come oggi a dettare l’agenda politica del governo è la criminalità organizzata nordafricana (con tremendi sospetti di infiltrazioni terroristiche) che decide dove, come e quando far sbarcare persone. Persone che spesso cambiano nome, identità e che circolano sul territorio senza che nessuno sappia chi sono, se hanno commesso crimini, se hanno legami con gruppi terroristici (nei giorni scorsi il procuratore antimafia Franco Roberti ha rivelato che ‘ci sono diversi casi di terroristi entrati in Europa sui barconi’ e il ministro Orlando ha ammesso che sono in corso indagini sul ruolo dell’Isis nella gestione dei flussi migratori verso l’Italia). Ecco perché questo ‘modello’ di accoglienza è suicida. Oggi solo il 2 per cento dei richiedenti asilo proviene da zone di guerra, ma l’accoglienza non si nega a nessuno (anche ai criminali, è successo), per giunta a spese pubbliche. Tra le altre cose, l’accoglienza verso tutti gli sbarcati è discriminante verso quegli immigrati che l’accoglienza se la sono meritata, a suon di permessi di soggiorno e di lavoro. Per queste ragioni la retorica buonista sull’immigrazione è menzognera.
Uno stato che mente ai cittadini ha chiaramente interessi nascosti, che siano geopolitici o economici. Ciascuno valuti da sé, i cittadini sanno bene come stanno le cose e ancora una volta hanno dimostrato di essere molto più informati di certi assessori – come Chiara Sapigni – che vivono in un mondo che non c’è, annebbiati da ideologie antiche superate dalla storia. E i fatti di Gaibanella lo dimostrano.
Immigrati fantasmi nel nostro Comune non li vogliamo. Gli immigrati che vivono a Bondeno sappiamo chi sono e ne abbiamo garanzie, deve continuare a essere così. Gente che non ha niente da perdere non la vogliamo, prefetto e Tagliani eseguono ordini che ben sanno essere dannosi e controproducenti, noi scegliamo di dire no, anteponendo il bene della nostra comunità e la tutela della pubblica sicurezza alla cieca, ottusa e dannosa obbedienza”.