Dall’inizio del mese di agosto, I carabinieri della Compagnia di Cento hanno effettuato una serie di attività di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati, con particolare attenzione ai reati predatori. Durante tali servizi sono stati eseguiti circa 180 posti di controllo, nel corso dei quali sono state controllate circa 850 persone e quasi 600 veicoli con, inoltre, controlli amministrativi ad un centinaio di esercizi pubblici.Oltre al deferimento in stato di libertà di una persona responsabile di essersi messa alla guida della propria auto nonostante fosse in stato di ebbrezza alcolica, l’impegno dei militari ha portato al complessivo deferimento di 10 persone. In particolare:
– A Bondeno i carabinieri hanno denunciato, a conclusione di mirate indagini, un 35enne del luogo ritenuto responsabile di lesioni ed ingiurie cagionate ad una barista che, vistolo in stato di ubriachezza, si era, giustamente, rifiutata di somministrargli bevande alcoliche. Al doveroso diniego, l’individuo reagiva scagliando un oggetto che la colpiva al volto e che veniva, altresì, fatta oggetto di ingiurie;
– A Cento i militari hanno denunciato per rapina impropria un 20enne che il tre agosto aveva guadagnato l’uscita di un centro commerciale senza fermarsi alle casse per pagare un accessorio di telefonia. Lo stesso reagiva al tentativo del personale preposto di impedirne la fuga e nella circostanza due impiegati del negozio riportavano lesioni.
– A Renazzo, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno indagato, in stato di libertà, gli autori dello scippo avvenuto la sera del cinque u.s. in danno di un’anziana del luogo. Particolarmente complessa quanto efficace si è rivelata l’attività dei militari della Stazione di Renazzo che, ascoltando testimoni, visionando immagini ed analizzando gli spostamenti dei tre soggetti (giovani abitanti in provincia di Ferrara e Bologna) sono riusciti a raccogliere una serie di significativi elementi indizianti che hanno, peraltro, effettivamente consentito di individuare il luogo ove la preziosa collana (valsente circa duemila €) era stata venduta. Il monile è stato recuperato e posto sotto sequestro.