Di Giuliano Monari
È stata inaugurata ieri al MAGI ‘900 di Pieve di Cento la mostra dell’artista romano Roberto Miniati ‘Oltre l’invisibile’. L’artista espone in una personale pensata appositamente per il museo un’ampia selezione delle suoi dipinti astratti. Durante la giornata è stato inaugurato anche il grande mosaico esterno al Museo realizzato da Marco Pellizzola. Entrando in sintonia con la Collezione storica del museo, Miniati ha scelto di presentare il suo lavoro accostandovi una piccola selezione di opere dei maggiori astrattisti italiani nel secondo dopoguerra, autori che appartengono alla storia dell’arte del XX secolo e, in un’accezione delicata e totale, anche alla storia personale di questo autore. Così, in questa mostra, la lezione di Carla Accardi, Afro, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Emilio Vedova si evidenzia simbolicamente in sette dipinti che, oltre ad appartenere materialmente a Miniati, gli appartengono interiormente per lunga consuetudine dello sguardo. Insieme a molti altri, questi quadri sono stati gli interlocutori di una convivenza intima, presenze imprescindibili sul suo cammino di pittore, in un dialogo silenzioso e rivelatore di cui ora egli vuole renderci partecipi, rivelando con aperta onestà la propria ascendenza ideale, per mettere criticamente in evidenza la potenza di radici che affondano nella migliore stagione dell’astrattismo storico. La giornata è stata anche l’occasione per inaugurare l’opera di Marco Pellizzola che cinge l’esterno del MAGI ‘900. si tratta di un grande mosaico che va a completare l’estetica esterna del Museo che il vicesindaco di Pieve di cento ha definito ‘il nostro Guggenheim’.
Fotoservizio Lia DeLuca