In merito agli articoli di stampa pubblicati in data odierna relativi all’Ospedale di Cento e in particolare ai servizi di Ginecologia, alla Direzione aziendale corre l’obbligo di precisare quanto segue, al fine di ripristinare una corretta e non allarmistica informazione nella popolazione. Link alla conferenza stampa 👉 https://youtu.be/oMkcz0x-UvY
Non è previsto alcun depotenziamento dell’attività ginecologica presso l’Ospedale di Cento, che continuerà ad essere erogata a favore delle cittadine del territorio e delle aree limitrofe, come fatto negli ultimi mesi contribuendo a recuperare interventi pregressi e garantendo, insieme ai servizi ostetrico-ginecologici territoriali, l’adeguata presa in carico delle pazienti, indirizzandole sul percorso più appropriato e sicuro e fornendo loro tutte le informazioni necessarie.
Si sta al contrario lavorando alla progettazione di nuovi ed ulteriori servizi nell’ambito dei percorsi materno infantili: ad esempio l’attivazione di un ambulatorio pediatrico presso il “Santissima Annunziata” e l’implementazione di un servizio di Ostetrica di Comunità nel prossimo autunno.
L’impossibilità di garantire la presenza della guardia ginecologica notturna e festiva presso il Pronto soccorso di Cento dipende dalla stessa motivazione che ha portato alla sospensione dell’attività del Punto nascita, e cioè l’impossibilità di reperire personale medico e sanitario sufficiente. Al fine di garantire servizi contraddistinti da adeguati livelli di sicurezza alle pazienti che dovessero autopresentarsi in Ps, è attiva una procedura standard – in analogia con quanto già accade in altri analoghi ospedali – che in caso di necessità prevede il trasporto all’Ospedale di Cona tramite 118.
Rispetto ai dati relativi all’attività ostetrico-ginecologica a Cento, va considerato che nel 2022, sulle 211 donne residenti a Cento che hanno partorito, 94 (meno della metà, precisamente il 44 per cento) ha scelto di farlo nel punto nascita della propria città. Le altre hanno scelto altri centri e principalmente Cona. Questo non per volontà o per scelta dell’Azienda sanitaria.
Analizzando inoltre la banca dati ministeriale Insider emerge che il Punto nascita di Cento ha una percentuale di cesarei doppia rispetto alla media regionale: l’11,9 per cento contro il 5,86. Tripla, rispetto alla media regionale, la percentuale di donne che non hanno avuto accesso ad alcuna metodica di controllo del dolore nel parto: 11,95 contro 2,91 per cento.
Non vi è, in conclusione, alcuna volontà di penalizzare l’Ospedale di Cento, così come nessun territorio in particolare della provincia di Ferrara. Vi è però un quadro generale, contraddistinto dalla carenza di personale sanitario sul mercato del lavoro, di cui non si può non tenere conto, in primo luogo per la sicurezza dei pazienti. Quadro generale che ha portato, per fare solo un altro esempio, alla necessità di rivedere l’assetto dell’emergenza urgenza e delle ambulanze sul territorio per mantenere aperti tutti i Pronto soccorso, compreso quello di Cento.
Considerazioni che riguardano una sola, circoscritta parte del territorio, o un solo servizio, andrebbero dunque messe in relazione a tale quadro generale.