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Covid 19, ristori alle imprese: la giunta di Cento aggiunge videoproduzioni e lavanderie industriali. Presto il nuovo avviso

DiGiuliano Monari

Feb 18, 2021


Alle produzioni cinematografiche e al settore trasporti con passeggeri il contributo covid sarà da 2mila euro. Per le lavanderie industriali, quelle che hanno come principali clienti ristoranti e pizzerie, sono previsti 1000 euro così come sarà di 1000 euro il ristoro anche per il trasporto di merci su strada. Seicento euro invece andranno a coloro che sono titolari di un’attività di ristorazione senza somministrazione, cioè le pizzerie d’asporto.

La giunta guidata dal sindaco Fabrizio Toselli, nella seduta di ieri, ha approvato la delibera che inserisce cinque nuovi codici Ateco fra le attività che hanno diritto a un ristoro per i danni subiti dalle restrizioni covid.

Le cinque nuove attività devono avere sede operativa nel Comune di Cento, risultare con la partita iva aperta dal 23 febbraio 2020, oltre ad altri requisiti di legge che che verranno stabiliti nelle modalità di avviso del bando che verranno predisposte in questi giorni.

A dicembre l’amministrazione aveva già approvato uno schema di convenzione con la Camera di Commercio per altri dieci codici ateco (fra i quali anche palestre ed agriturismi). Ad oggi quel bando, le cui modalità di erogazione sono gestite dall’ente che ha sede in Largo Castello a Ferrara, conta già la presentazione di 86 domande che a giorni verranno liquidate secondo un finanziamento disposto dall’amministrazione di complessivi 130mila euro. Ma c’è ancora tempo per presentare la domanda fino alle 24 del 12 marzo.

<<L’idea di aggiungere nuovi codici ateco è arrivata dopo un confronto che abbiamo avuto con le associazioni di categoria>> spiega il sindaco Fabrizio Toselli che ricorda: <<L’avviso con i cinque nuovi codici ateco sarà simile a quello che abbiamo approvato a dicembre e comunque sono tutte iniziative che vogliono essere un secondo giro di aiuti, il primo fu erogato nella primavera 2020, per le aziende del territorio colpite dalla pandemia. Si tratta di un piccolo ristoro che però vuole essere il segnale che questa amministrazione è vicina a questa categoria produttiva>>

<<La scelta di rivolgersi all’Ente Camerale anche per questo nuovo avviso relativo ai cinque codici ateco – spiega il vice sindaco e assessore alle attività produttive Simone Maccaferri – arriva in quanto le normative vigenti in tema di contributi pubblici alle imprese non sono ad oggi state completamente chiarite per quanto riguarda gli aiuti come questi che al momento potrebbero correre il rischio di essere configurati anche come ‘aiuti di Stato’ e dunque da erogare con procedure non proprie di un ente locale. Mentre l’Ente camerale, che sul territorio ha la funzione di agire per conto del tessuto imprenditoriale locale, ha già avuto esperienze pregresse su queste specifiche procedure>>.

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