IL PROGRAMMA
Il programma della lista
PARTECIPANZA ATTIVA è stato redatto per
conformare lo Statuto della
Partecipanza Agraria
di Cento alla Costituzione italiana,
che da ben 71 anni viene disattesa nei principi fondamentali indicati
dall’art.3.
Inoltre, il soggetto di riferimento legislativo è
la recente Legge 168/2017, in cui si stabilisce che la Partecipanza
Agraria di Cento è una proprietà
collettiva con personalità giuridica
di diritto privato.
In sintesi, l’estratto
delle nostre proposte, ampiamente trattate nel documento
programmatico :
1. Eliminazione di ogni
discriminazione tra uomo e donna, dove
anch’esse possono esercitare il diritto al voto ed essere elette, e
godono il diritto al capo nella divisione ventennale;
2. Ragione sociale, dove lo scopo non sarà più il bonificamento progressivo delle terre incolte, già attuato, ma la gestione agraria del territorio e la salvaguardia dell’ambiente;
3. La legge elettorale, simile a quella in vigore nei comuni, con l’elezione diretta del presidente;
4. Riforma amministrativa, per cui il bene collettivo diviene un’azienda al servizio dei proprietari;
5. Difesa dell’ambiente, per sottrarre il territorio agricolo ed urbano dal degrado ambientale e speculativo, con particolare riferimento agli scarichi delle acque ed alla viabilità;
6. Uso
collettivo delle risorse, che dovranno essere
impiegate a favore delle famiglie partecipanti, anziché depositate
in operazioni finanziarie, come accaduto fino ad oggi.
Questo darò
luogo all’acquisto di altri terreni ed interventi in campo sociale,
quali la Fondazione per una struttura protetta o casa famiglia per
anziani ed un asilo nido per le famiglie partecipanti;
7. Trasparenza e controllo, per cui le sedute del Consiglio della Partecipanza saranno aperte alla presenza dei Capisti, che possono assistere ai lavori dell’assemblea;
8. La delega, con cui l’anziano o infermo Capista delega i suoi diritti ad uno (uno solo) dei suoi eredi. I diritti saranno quelli di possesso, di rappresentanza, elettorali passivi ed attivi;
9. Cultura e rapporti esterni, in cui la Partecipanza si deve fare veicolo di trasmissione della propria storia e tradizioni, uscendo dall’ombra e cessando di essere un oggetto misterioso;
10. Agricoltura, che dovrà beneficiare di tutte le misure previste dal “Piano di sviluppo rurale regionale” e non ultimo “il marchio di qualità” per i prodotti delle nostre terre.