in merito alla comunicazione di Fials pubblicata sugli organi di stampa si fa presente quanto segue.
L’attuale situazione dei tempi d’attesa al Pronto soccorso di Cona (per la quale ci si scusa con l’utenza) è dovuta al picco stagionale di patologie respiratorie legate al Covid e al virus dell’influenza.
A tale quadro epidelmiologico si sommano dinamiche sociali, sempre più frequenti, di pazienti con reti parentali e di sostegno assenti e dunque più difficili da re-inviare al domicilio.
Per questi motivi l’Azienda sta aumentando le strutture territoriali di cure intermedie (principalmente Osco), i cui standard di personale sono sempre rispettati (di qui anche la gradualità della loro attivazione), secondo i dettami del DM77. A tal proposito va chiarito che in provincia di Ferrara è sottostimata la rete dei posti letto per la cronicità, mentre quelli per acuti sono superiori agli standard previsti dal DM 70/2015, che disciplina a livello nazionale gli standard l’assistenza ospedaliera. Non è dunque in atto alcun “taglio” di posti letto, bensì un riequilibrio in ordine alle funzioni che si rendono necessarie.
Contestualmente sono stati attivati i quattro CAU provinciali che stanno svolgendo un ruolo di alleggerimento dei Pronto Soccorso.
In virtù di queste e di altre misure organizzative messe in atto direttamente al Pronto soccorso di Cona, i tempi medi di processazione dei pazienti sono già diminuiti in modo significativo, e si sta lavorando per migliorare ulteriormente tale obiettivo.
Per quanto riguarda le dotazioni di personale la Direzione ha investito e continuerà ad investire, basti pensare che le risorse umane complessive dell’Azienda USL sono aumentate del 7,29 per cento tra 2019 e 2022, passando da 2.271 a 2.973; quelle dell’Azienda Ospedaliero Universitaria sono aumentate nello stesso periodo del 5,58 per cento passando da 2.525 a 2.666. Si aggiungono le centinaia di concorsi e selezioni che vengono continuamente banditi e che si scontrano, purtroppo, con la scarsità di personale medico e sanitario sul mercato del lavoro.
Rispetto all’assetto organizzativo (“unità operative accorpate”…) si fa presente che oltre all’attivazione dei 12 Dipartimenti ad Attività Integrata con relativa copertura, così come degli altri Dipartimenti, negli ultimi 12 mesi sono state attivate e/o coperte oltre 20 direzioni di unità operative, ed ulteriori saranno bandite ad inizio 2024. Non esattamente un “gioco al ribasso” dunque.