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IL GUERCINO HA CONQUISTATO IL SUDAFRICA

DiGiuliano Monari

Gen 2, 2019

È già rientrata dal Sudafrica e ha ripreso posto nella sede della pinacoteca provvisoria di  San Lorenzo la ‘Madonna con Bambino benedicente’ (olio su tela dipinto nel 1629 per il coro della Chiesa della SS. Trinità dei Cappuccini di Cento) di Guercino.

La celeberrima tela ha fatto ritorno da Cape Town, dove era volata per essere protagonista della mostra “Now and then: Guercino/Kudzanai Chiurai”, inaugurata il 3 luglio scorso allo Zeitz MOCAA, alla presenza della premier del Western Cape Government Elen Zille, che ha preso parte per la prima volta a un evento organizzato dal Consolato d’Italia. Una operazione che è appunto stata organizzata a cura del Consolato d’Italia a Cape Town, del ministero degli Affari Esteri e del Comune di Cento, in collaborazione con il Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’ e la Regione Emilia Romagna.

L’esposizione ha registrato oltre 70mila visitatori che l’hanno ammirata nel periodo iniziale, fino al 28 settembre, e nella successiva estensione a fine novembre. Fra loro anche un entusiasta Vittorio Sgarbi, che dell’opera e della sua particolare ambientazione ha avuto a dire: «perfettamente ambientata in una sala del museo Zeitz Mocaa, di fronte a un video dell’artista zimbabweano Kudzanai Chiurai, che mette in scena una Pietà al femminile. Un dialogo tra la vita e la morte, nella dimensione senza tempo in cui l’arte ci conduce».

Infatti l’evento ha proposto un confronto, senza dubbio inconsueto, fra due mondi, due continenti, due periodi storici, due concezioni culturali, due artisti: il Guercino con la ‘Madonna con Bambino benedicente’ e Kudzanai Chiurai, artista contemporaneo riconosciuto a livello internazionale come uno dei più interessanti del continente africano e non solo, con ‘Untitled (Dress from Moyo)’ e il video ‘Moyo’.

«È stata certo un’occasione importante – afferma il sindaco Fabrizio Toselli –. Il dipinto centese è stato ospitata nel più importante museo di arti visuali del continente africano, situato in una città come Cape Town ad altissima vocazione turistica, ed è stato al centro di un’iniziativa, che ha preso vita grazie al ‘sistema Italia’, di enorme rilevanza per il nostro Paese. Una vetrina straordinaria per il nostro territorio, in nome dell’eccellenza del nostro maestro del Barocco». Il primo cittadino rimarca inoltre l’aspetto economico virtuoso dell’operazione. «Non solo contiamo che questa occasione e la sua risonanza possano costituire un importante volano per il turismo, ma si deve tenere anche conto di un elemento contingente. Il prestito dell’opera, ovviamente attivato con tutte le tutele e le misure di sicurezza del caso, ha ‘fruttato’ 20mila euro: tutti reinvestiti nel patrimonio culturale cittadino, dal momento che le spese, come le trasferte, sono state tutte coperte».

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