Facebook è un vero e proprio mondo virtuale parallelo, dove gli utenti hanno comportamenti che possono rispecchiare la loro natura “offline”, oppure no. In ogni caso lo studio dei comportamenti sociali è una disciplina che può facilmente essere applicata ai social ed ecco allora che in tanti si sono sbizzarriti a identificare e catalogare i diversi tipi di utenti. Abbiamo raccolto alcune delle categorie più divertenti (e vere) che abbiamo trovato in giro per la rete. “Chi l’ha visto?”: sicuramente vi basterà rifletterci un secondo per accorgervi che anche tra i vostri amici ce n’è qualcuno. Per intenderci, si tratta di quel tipo che ha creato un account nel 2009 e non lo ha mai più utilizzato da allora o che comunque dopo un utilizzo sporadico è completamente scomparso. Spesso può essere confuso con il“c’è, ma non si vede”, anche noto come “spione”, ovvero l’utente che pur se non attivo (niente like, share o status), controlla tutto, sa tutto ed è informatissimo e pronto a commentare la tua vita se lo incontri per strada. Ci sono poi le varie categorie di fastidiosi. Tra questi troviamo per esempio i “fighi”, quelli con 3000 amici, che qualsiasi cosa facciano online si trovano 800 like senza nessun motivo, da far venire complessi di inferiorità anche alle aziende. Poi ancora i “giocatori compulsivi”, quelli che ti domandi se non abbiano niente da fare nella vita, visto che passano le giornate a giocare a Farmville e simili (e ad invitarti a farlo). Altra categoria tipica è quella dei“cinici” che spesso si avvicinano ai “depressi cronici”, quelli che “tutto fa schifo”, “tutto va male”, “tanto la vita è così”, che ti viene da chiederti se Facebook sia ormai l’alternativa al telefono amico. Peggiorano il mood generale della rete anche i “provocatori” o “bastian contrario”, che provocano, criticano, si inacidiscono su qualsiasi argomento, qualsiasi post, qualsiasi foto. Anche gli spammatori rientrano a pieno titolo tra i fastiodiosi: classico è il“PR”, che invia almeno un invito al giorno ad eventi, mostre, feste (lo pagheranno per farlo?). Per la serie invece “always on” (insomma, onnipresenti in rete) c’è il “Like più veloce del west”, quello che non fai in tempo a mettere una foto o a fare un commento che già c’è un “Mi piace”, sulla fiducia, che all’inizio è piacevole, ma poi ti accorgi che lo fa con tutti, forse lavora per Zuckerberg. Particolare tipologia è poi lo “stalker di se stesso”, quello che informa tutti su ogni cosa che fa, dal menù della sua cena al suo più piccolo spostamento. New entry (per finta, perché è sempre esistita, solo che adesso ha un nome) la categoria dei “selfie-addicted”, quelli che ogni singolo momento se non è testimoniato da un autoscatto condiviso è come se non fosse mai esistito. Vi riconoscete, o riconoscete i vostri amici, in qualcuna di queste categorie? O ne avete altre da condividere? da Vodafone News