Nella giornata di ieri 14 gennaio, alcuni militari del Nucleo CC Forestale di Comacchio e del Nucleo CC Biodiversità di Casalborsetti sono intervenuti in località Lido di Spina, all’interno dell’area Sic-Zps “Vene di Bellocchio”, per fermare tre persone impegnate in attività di pesca illecita, in zona di divieto, presso il canale “Gobbino”. L’accertamento, scaturito da un mirato servizio di vigilanza pianificato anche a seguito delle numerose segnalazioni ricevute dagli operatori del settore, si è concretizzato in una attività di appostamento e di osservazione che ha permesso, al momento opportuno di interrompere l’illecito. I trasgressori, soci di una cooperativa attiva nel settore della molluschicoltura, avevano appena terminato di preparare l’attrezzatura illecita per la pesca abusiva, fissando, a ridosso della chiusa del canale, un “cogollo” che occupava l’intera larghezza del corso d’acqua; tale strumento consiste in una grossa rete infissa con dei pali sul fondo, con paratie laterali (dette “ali”) che dirigono la preda all’interno di un imbuto finale. Ai trasgressori sono state contestate diverse violazioni alla normativa regionale che disciplina l’esercizio della pesca all’interno del Parco del Delta del Po: tra queste anche la cattura di specie ittiche in periodo di divieto, e nella fattispecie ad un esemplare di anguilla anguilla intrappolato nella rete che è stato immediatamente reimmesso in acqua. Oltre al sequestro dell’attrezzatura, sono state elevate sanzioni per un importo compless
ivo di € 2.100. Le norme che regolamentano l’esercizio della pesca mirano ad evitare l’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche, e con questo, l’impoverimento degli ecosistemi acquatici.